tag:blogger.com,1999:blog-74214399963179386222024-03-13T05:17:44.066+01:00Free WheelViaggi, libri, cucina, film...a ruota libera e in assoluta liberta'! <img src="http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:5g89G8-MClwfxM:http://news.tecnozoom.it/img/emoticon.jpg" width="40" height="40" align="center">chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.comBlogger190125tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-35751528878273783102011-08-14T19:50:00.003+02:002011-08-14T20:04:20.435+02:00Momentaneamente......sospeso per..."lavori in corso"! :-)
<br />
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitUlfMFj45Uo5STjUKjzF953Qx_5m0X0ykwkH6vu-RH1HkN6lSMpAcQVNJ_iRdwXwqyHq_8oG8Rf5zjTi-3PnMr-AbN_sbnbUMjPyIP7bWCMKF3SJGGWa45cNfXfnybjnJouPqpJxLlKnQ/s1600/KiMoon.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 154px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitUlfMFj45Uo5STjUKjzF953Qx_5m0X0ykwkH6vu-RH1HkN6lSMpAcQVNJ_iRdwXwqyHq_8oG8Rf5zjTi-3PnMr-AbN_sbnbUMjPyIP7bWCMKF3SJGGWa45cNfXfnybjnJouPqpJxLlKnQ/s200/KiMoon.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5640770837808182770" border="0" /></a>L'alien atterra il 30 agosto!!!!
<br />chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-77092563667043386972011-03-27T14:50:00.013+02:002011-03-27T15:35:42.244+02:00L'ultima notte bianca<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN0SUTlcTKbVmWQXHEt1LuBZAnvOCFWecEQ9G0RinX4HHFqWYGuXw2PqVuLI671tTF-6OA-SFqBjkzUPdtR_ZdfDbygRbAWWDJCOpFnLAyG0A1jf1YA3ZLQ4zXUg9PwExp8X_9feT7OCtu/s1600/1702241_0.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5588742903145460498" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 130px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN0SUTlcTKbVmWQXHEt1LuBZAnvOCFWecEQ9G0RinX4HHFqWYGuXw2PqVuLI671tTF-6OA-SFqBjkzUPdtR_ZdfDbygRbAWWDJCOpFnLAyG0A1jf1YA3ZLQ4zXUg9PwExp8X_9feT7OCtu/s200/1702241_0.jpg" border="0" /></a>Libello discreto, senza infamia e senza lode, del torinesissimo Perissinotto, che ho acquistato essenzialmente perchè amo ritrovarmi nei luoghi descritti dal romanzo (fantastica la descrizione del centro commerciale di Borgo Dora, a due passi da casa mia!). Però ammetto di averlo preso anche per decidere una volta per tutte se questo autore mi piacesse o meno: intrigante "Treno 8017", da tagliarsi le vene "La canzone di Colombano" (<a href="http://kifreewheel.blogspot.com/2010/03/la-canzone-di-colombano.html"><em><span style="font-size:85%;">http://kifreewheel.blogspot.com/2010/03/la-canzone-di-colombano.html</span></em></a>); 2 su 3 per il "non male", quindi se capiterà l'occasione, ne prenderò volentieri un quarto. Lungi dall'essere un altro romanzo a carattere storico, questo poliziesco ambientato nella Torino in festa per le Olimpiadi invernali del 2006, ha per protagonista una psicologa sulla quarantina che si dedica a ritrovare persone scomparse; fragile, insicura (fossi su Feisbuc voterei "mi piace!") e con una sofferta separazione alle spalle, Anna Pavesi riesce però a tirar fuori al momento giusto la lucidità sufficiente a farle capire se chi ha di fronte stia mentendo o meno (un pò un <em>Lie to Me</em> alla torinese), cosa che, unita a una buona dose di intuizione e a un briciolo di sventatezza - io, in piena notte, da sola, nelle baracche dei Murazzi zona corso Belgio non andrei tanto volentieri - le permette di mettere a posto tutte le tessere del puzzle, in questo caso la sparizione di un'educatrice impegnata nel tentativo di aiutare un gruppo di drogati. Cruda ma direi purtroppo molto realistica la descrizione del mondo miserando di chi vive per strada, dalla prostituta diciannovenne che batte per guadagnarsi la dose, a chi mendica come scelta di vita, a chi si fa di qualunque sostanza possibile senza poter/voler uscire dal giro. E credo anche decisamente concreto il senso di frustrazione in cui potrebbe incorrere chi ha scelto di dedicare la propria vita a tirare salvagenti al prossimo senza però riuscire a salvare mai nessuno dal vortice. A livello personale, oltre alla coloratissima descrizione di una Torino ammantata di luci e invasa da una folla delirante mai vista prima, ho apprezzato la veridicità di questo passo in particolare, nonostante ormai per me tutte le porte del passato si siano finalmente chiuse ermeticamente senza lasciare spifferi di sorta...un passo che si potrebbe riassumere in "i ricordi uccidono": <em>"[...] Temevo che l'angoscia mi avrebbe assalita, che ad ogni angolo avrei ricordato un momento felice [...], temevo che, come al solito, le frustrazioni, le amarezze, le umiliazioni sarebbero state cancellate dalla memoria per via della maledizione in cui incorre chi riesce a separarsi senza odio, chi commette l'errore di "restare amici" [...]"</em>.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-50322047560423660672011-03-25T14:00:00.003+01:002011-03-25T14:05:14.243+01:00Northern Lights<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAV3do0BZC6KToyL1hHtYtn861XN5GLGPDGvqn_W6sIut48VnGiYezZSTLHmFnM3UY5Emosu6RuucQ4xySTpXMK4RDvuPoOSXbbWgTsUOTU_B-LRVP1ApAMUA60zgxR_tPz1FxemtFQfDH/s1600/0015535aurora_boreale2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5588002686125882530" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 130px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAV3do0BZC6KToyL1hHtYtn861XN5GLGPDGvqn_W6sIut48VnGiYezZSTLHmFnM3UY5Emosu6RuucQ4xySTpXMK4RDvuPoOSXbbWgTsUOTU_B-LRVP1ApAMUA60zgxR_tPz1FxemtFQfDH/s200/0015535aurora_boreale2.jpg" border="0" /></a><br /><div>...e prima o poi bisognerá andare anche qui ma nel periodo giusto (Tromsø di per sé é un paesone insignificante)!!!</div><div></div><br /><div><a href="http://vimeo.com/21419634">http://vimeo.com/21419634</a></div><br /><div></div>Il tipo che ha realizzato 'sto video...un grande!<br /><div></div>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-481703311440462122011-03-23T11:12:00.002+01:002011-03-23T11:35:49.723+01:00Aladin - il Musical<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpCwRVV782IQ-tmr8UpR5ZSeINAVRNrCyWh5MAyNd-9pt7AB-V6lgL2nf4hM1AngFK4J_nBFuKqkGKavX9Yjc6Cbhly5eKzLYNYeyXmZMWtviEVXsChyF-YMur1mVnkRL1FV6hbw1XUGcL/s1600/aladin3_d0.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587219023217454082" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 95px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpCwRVV782IQ-tmr8UpR5ZSeINAVRNrCyWh5MAyNd-9pt7AB-V6lgL2nf4hM1AngFK4J_nBFuKqkGKavX9Yjc6Cbhly5eKzLYNYeyXmZMWtviEVXsChyF-YMur1mVnkRL1FV6hbw1XUGcL/s200/aladin3_d0.jpg" border="0" /></a>Alla facciazza di <em>Flashdance </em>(o forse più alla mia, visto che pago caro&salato per vedere menate!), QUESTI sono stati 38 euri ben spesi. Il musical di Aladino, con le canzoni - coinvolgenti e interpretate da bellissime voci - dei Pooh, ha intrattenuto per 3 ore buone noi 4 "adulti" e la cuginetta di 5 anni di Metà che era il nostro alibi per andare a vedere lo spettacolo (ci siamo azzuffati per decidere chi di noi dovesse accompagnarla e alla fine siamo andati tutti e 4, genitori, cugino e cugina acquisita).<br />Immaginavo che le scenografie sarebbero state grandiose - come, in effetti... - ma i balletti e la comicità brillante sono stati assolutamente oltre le aspettative. Alcuni passi/capriole/salti erano quasi acrobatici e perfettamente sincronizzati su coreografie non banali, il balletto di tip-tap in particolare, da manuale, e alcuni personaggi - primo fra tutti il Genio - erano da sbellicarsi <em>("Voglio diventare un principe!", "Sì, ma non andare a San Remo, per favore..."</em>), anche se forse molte battute venivano apprezzate più dal pubblico "adulto" che non dai gagni...i quali comunque non potevano non restare sbalorditi di fronte agli effetti di luci laser, coriandoli sparati in aria, personaggi in sala in mezzo al pubblico, il tappeto volante che volava davvero...ma scherziamo?<br /><br />Per dare un'idea delle scenografie:<br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=FBupwHKweus"><em><span style="font-size:85%;">http://www.youtube.com/watch?v=FBupwHKweus</span></em></a><br /><em><span style="font-size:85%;"></span></em><br />e un assaggio di qualche canzone:<br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=PQGkbJtyuIo"><em><span style="font-size:85%;">http://www.youtube.com/watch?v=PQGkbJtyuIo</span></em></a>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-47616984587964364622011-03-23T10:22:00.007+01:002011-03-23T11:13:18.949+01:00Gran Circo Taddei...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUiP2EUIz-xvgTRXTefzu3ppLmCPLeAbbguYnwvlhw-gRDCb9t8eLYeBoeZCuOefulJ9ES8-cDiLj_LGNjjGYb8C4LHC6xruo1ozR44qEycOEeQnvJ7b2doVr9fornxCKTolNpKktR5T1Q/s1600/Andrea+Camilleri++Gran+Circo+Taddei.jpg"><em><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587205810228342690" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 143px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUiP2EUIz-xvgTRXTefzu3ppLmCPLeAbbguYnwvlhw-gRDCb9t8eLYeBoeZCuOefulJ9ES8-cDiLj_LGNjjGYb8C4LHC6xruo1ozR44qEycOEeQnvJ7b2doVr9fornxCKTolNpKktR5T1Q/s200/Andrea+Camilleri++Gran+Circo+Taddei.jpg" border="0" /></em></a><em>...e altre storie di Vigata.</em><br /><br />Proprio non capisco il motivo per cui non riesca a far AMARE Camilleri ai miei, che hanno snobbato anche questa raccolta di 8 spassosissimi - a parer mio - racconti generalizzandoli in un triste "ma sono tutti uguali".<br />Beh, sì, lo stile è il classico Camilleri doc, siculo stretto, azzuffatine, ammazzatine, corna, lupara, parrini e mafiosi locali, ma l'atmosfera della Vigata Anni '40 con tanto di ottusi camerati fascisti al seguito, a me fa sempre sbellicare.<br />E non si può obiettivamente dire che i personaggi siano tutti uguali!!!! Si va dalla finta maga che fa vincere per puro caso un terno secco e diventa acclamatissima, all'odiosa segretaria della sezione fascista femminile che viene raggirata dalle compagne, al comunista convinto che si converte al cattolicesimo dopo una visione, allo scapolo d'oro che si scopre avere una sua propria "missione" a Vigata, al nipote donnaiolo che vuole eliminare la vecchia zia per ereditare...attorno a loro ruota un mondo di personaggi-macchietta (anche se, forse, solo all'apparenza, bisognerebbe essere siculi 100% per capirlo davvero!), che contribuiscono a rendere umoristica e sempre sottilmente ironica ogni situazione raccontata. Per fare un esempio, la diatriba che si scatena fra il Potestà camerata di Vigata e quello di Sicudiana per togliere la "s" al "Taddeis" del Gran Circo in base all'ordinanza del Duce secondo la quale non si potevano usare nomi stranieri...divertentissima. Un fatto così assurdamente...patetico, oserei dire, viene preso e ribaltato in chiave comica proprio per sottolineare lo squallore di certi dettami fascisti. Io lo trovo geniale.<br />Strepitosa anche la postfazione, degna conslusione di questa raccolta: "<em>Molto probabilmente in questi racconti i miei lettori troveranno casi di omonimia. Ecco appunto, si tratta di omonimie [...] Ci tengo a sottolinearlo e ci tiene ancor di più il mio avvocato</em>."chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-4159335734402268562011-03-22T10:35:00.004+01:002011-03-22T15:48:46.061+01:00Una donna di troppo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK2g5C8SsKk439qcUd2SrXebI7Yq6WIZ1G3VNYSKUPNPN5eyuSmMy2N80yKeXFulFvkhx-_xhOV-2npF8B2mbu1qgEH0s6yImPcdhshnchN5nC2x4NLGQKaAAMh9h6XPxUh5BJPgkeynEL/s1600/una_donna_di_troppo_fondo-magazine.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5586901259052139234" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 143px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK2g5C8SsKk439qcUd2SrXebI7Yq6WIZ1G3VNYSKUPNPN5eyuSmMy2N80yKeXFulFvkhx-_xhOV-2npF8B2mbu1qgEH0s6yImPcdhshnchN5nC2x4NLGQKaAAMh9h6XPxUh5BJPgkeynEL/s200/una_donna_di_troppo_fondo-magazine.jpg" border="0" /></a>Questo romanzo di Ballario, leggermente meno irritante e ingenuotto del precedente (<a href="http://kifreewheel.blogspot.com/2011/03/morire-e-un-attimo.html"><em><span style="font-size:85%;">http://kifreewheel.blogspot.com/2011/03/morire-e-un-attimo.html</span></em></a>), non credo che comunque si possa definire "avvincente".<br />Al solito accurata e interessante l'ambientazione storica della Somalia in piena espansione fascista, banalizzata però da personaggi che ho trovato privi di mordente e di fascino, protagonista incluso. Il maggiore Morosini che, per carità, ostenterà anche doti investigative notevoli abbinate a umane insicurezze (e sono caratteristiche che amo trovare in un personaggio...quanto detesto i supereroi senza macchia e senza paura alla Clive Cussler, per fare un esempio!), secondo me è un pò - come dire - buttato sulla carta, quasi solo a dare un "volto" al capo dell'indagine, ma non possiede uno spessore tale da renderlo carismatico e accattivante a sufficienza...e idem dicasi per i suoi collaboratori più stretti, il fastidioso parinotto Barbagallo e il poliziotto eritreo Tesfaghì che parla come Mami di <em>Via Col Vento</em>. Il paragone con Montalbano, Augello e Fazio è impietoso.<br />Il libro, incentrato su una serie di delitti avvenuti a Mogadiscio e solo apparentemente non collegati fra loro, si lascia comunque leggere senza lasciare, stavolta, eccessivi strascichi di bigotto perbenismo borghese. <em>Il Volo della Cicala</em> resta imbattuto.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-56485303950761341252011-03-22T09:34:00.009+01:002011-03-22T10:16:27.252+01:00"Se tutto va male...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF8WhLCdB9RhkLDXmpiuV0D0omCyzdLX6JRIFSWrni1meKOuvTavbNX8Dr4V92a8CYsQQV9Bf8jSKB7QLVx0wFy7Qrk0nMSYFdexdxEsp_rNrpMditueD1amBL8Z4CbrEUo4Jh53VsBRJq/s1600/se-tutto-va-malee280a6-divento-famoso2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5586823933537714498" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 152px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF8WhLCdB9RhkLDXmpiuV0D0omCyzdLX6JRIFSWrni1meKOuvTavbNX8Dr4V92a8CYsQQV9Bf8jSKB7QLVx0wFy7Qrk0nMSYFdexdxEsp_rNrpMditueD1amBL8Z4CbrEUo4Jh53VsBRJq/s200/se-tutto-va-malee280a6-divento-famoso2.jpg" border="0" /></a>...divento famoso" è la nuova, esilarante commedia presentata al Gioiello da Gabriele Pignotta & Friends, che già avevo avuto modo di apprezzare ridendo sguaiatamente con "Ti sposo ma non troppo" alcuni mesi fa.<br />I 4 protagonisti vengono licenziati in tronco da una multinazionale che sta operando numerosi tagli al personale e, spronati dall'entusiasmo di uno di loro che vede questa cosa come l'opportunità mai colta in gioventù di diventare un chitarrista e non un frustratissimo impiegato, mettono su una band con la quale partecipare al talent show del momento.<br />Il finale a sorpresa è, se vogliamo, un pò retorico ma ci sta anche il messaggio buonista - perchè no? - che inneggia a vivere la vita prendendosi un pò meno sul serio e cercando di apprezzare al meglio quanto di buono siamo riusciti a crearci attorno.<br />Bravissimi tutti e 4 gli attori su cui spicca senza dubbio il cranio pelato di Fabio Avaro, romano de Roma doc, che fa ridere in primis per la parlata dialettale, unita alla comicissima figura rassegnato/fatalista del suo personaggio.<br />Un paio d'ore di divertimento assicurato.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-37301093499138421032011-03-22T08:58:00.008+01:002011-03-22T09:31:27.794+01:00Rossoamaro<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiqiXiJb_DGiLNwfVxvl5t7Z54XG8va0Vj2pA96hZ64xEtvq_i8rNlYtokn9Qhzd_NT_HDO6sEYUt5sQlAJPB3XPw0JheybRTR0MmdnmfbwKjzThr827USDt3iyo5nxDUMXSwCf9kmZRlA/s1600/rossoamaro2281_img2281_img.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5586815979814575218" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 136px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiqiXiJb_DGiLNwfVxvl5t7Z54XG8va0Vj2pA96hZ64xEtvq_i8rNlYtokn9Qhzd_NT_HDO6sEYUt5sQlAJPB3XPw0JheybRTR0MmdnmfbwKjzThr827USDt3iyo5nxDUMXSwCf9kmZRlA/s200/rossoamaro2281_img2281_img.jpg" border="0" /></a>Secondo romanzo di Bruno Morchio su cui ho messo le mani e che ho avuto di nuovo il piacere di apprezzare parecchio, sia per la scrittura spigliata, sia, soprattutto, per il cervellotico intrigo di base. Il romanzo, che comincia dov'era terminato il precedente (<a href="http://kifreewheel.blogspot.com/2011/02/le-cose-che-non-ti-ho-detto.html"><em><span style="font-size:85%;">http://kifreewheel.blogspot.com/2011/02/le-cose-che-non-ti-ho-detto.html</span></em></a>), alterna capitoli che si dipanano nel presente - fin troppo attuale - narrando la nuova indagine di Bacci Pagano, ad altri che si svolgono invece nella Sestri del 1944, quando il paese era in mano al regime nazifascista, terrorizzata dai repentini bombardamenti angloamericani e oppressa da un'atmosfera di reciproco sospetto. I partigiani colpivano i tedeschi e giustiziavano le loro spie italiane talvolta anche a sproposito, tale era la paura di essere denunciati, catturati e di sparire per sempre in un treno diretto verso i lager.<br /><div>Gli episodi raccontati nel romanzo sono realmente accaduti, spiega il Morchio nella postfazione (ad esempio l'attentato al cinema Odeon, 15 maggio 1944, e la rappresaglia tedesca che ne seguì, 59 persone trucidate senza processo, i famosi "martiri del Turchino"), così come molti dei partigiani citati hanno combattuto davvero il regime in quel periodo; l'invenzione, intrigante e coinvolgente, riguarda invece la protagonista, Tilde, diciannovenne staffetta dei partigiani che sacrifica la propria giovinezza e quell'avanzo di spensieratezza adolescenziale ormai compromesso dalla guerra, per diventare l'amante di un ufficiale tedesco a cui carpire informazioni vitali per la Resistenza. La sua storia e l'indagine di Pagano si intrecciano alla fine del romanzo in un colpo di scena che mi ha lasciata davvero stupefatta. Bello, non me lo aspettavo!</div>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-64421559217029858662011-03-11T11:32:00.003+01:002011-03-11T11:40:02.736+01:00Flashdance<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4XHJQ__4JLIfMH1hDrRySnk9K812web6aDPKt6PU7tNQpeYNmFKa88SjyTnpHVVxjbusPtRPpP9ZGQa6j3JF4RGYNJyf94V6zTZ2pF6lZby8fkqw5RPtr6kLSYhdi3MXEpstxCAe989Ma/s1600/img_107981_lrg.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5582768804629444194" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 142px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4XHJQ__4JLIfMH1hDrRySnk9K812web6aDPKt6PU7tNQpeYNmFKa88SjyTnpHVVxjbusPtRPpP9ZGQa6j3JF4RGYNJyf94V6zTZ2pF6lZby8fkqw5RPtr6kLSYhdi3MXEpstxCAe989Ma/s200/img_107981_lrg.jpg" border="0" /></a>La cosa che mi ha colpita di piú di questo spettacolo é stata sicuramente la testa riccia di quella di fronte, che avrei voluto – con tutto il rispetto – pigliare a potenti ceffoni a ritmo delle sue ondulazioni. Mia cugina (che comunque é 1.80, non un tappo come me) avrebbe fatto altrettanto con il figlio di costei, un nerd altissimo e totalmente disinteressato allo show nonostante l’abbondanza di tette&culi, che che si grattava continuamente un orecchio proprio in traiettoria palco. Detto questo.<br />Forse la storia di questo classico del 1983 (oddio, com’ero giovane!) non era adatta a una trasposizione in musical, perché ho avuto la netta impressione che alcuni balletti e canzoni fossero stati inseriti un pó a sproposito, piú per riempire due ore di spettacolo che non ai fini della narrazione in sé. Un esempio per tutti, la sovrabbondante ripetizione dei litigi madre-figlia per affrontare l’audizione nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh...detto una volta “affronta le tue paure e realizza i tuoi sogni”...dette tutte, no? Invece questo tema, sia parlato che cantato a oltranza (la parola “sogno” é stata ripetuta piú volte qui che non nello studio del dott. Freud durante tutta la sua onorata carriera), é stato portato avanti a parer mio un pó alla nausea. Va bene il mito americazzo della “seconda chance”, va bene che la trama si incentrava principalmente su questo argomento, peró non a discapito di una recitazione tutto sommato poco emozionante e a musiche molto sottotono rispetto alle originali (si salvavano solo “Maniac”, “Gloria” e ovviamente “What a feeling”) e poco coinvolgenti a livello di ritmo.<br />Devo ammettere che neanche la scena finale é riuscita a emozionarmi come speravo, forse giá oltremodo annoiata dalla parte precedente, nonostante mi renda perfettamente conto che una delle fonti principali di delusione siano le canzoni tradotte in italiano che perdono parecchio del loro fascino.<br />Ah, il tutto per QUARANTAQUATTRO euro (scontato, se no sarebbe costato 54!!!!); prezzi ASSURDI dell’Alfieri, pazzesco.<br />Lato assolutamente positivo dello spettacolo: le voci dei protagonisti, eccezionali, le migliori mai ascoltate in un musical (<em><a href="http://www.torinospettacoli.com/alfieri.pdf"><span style="font-size:85%;">http://www.torinospettacoli.com/alfieri.pdf</span></a></em>).chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-1213163195252831252011-03-11T10:43:00.003+01:002011-03-11T11:43:03.382+01:00ZAALUK (Antipasto di Melanzane)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGE7jMncptHvimqWG1HWj7Z7j0RIjYDyijAnml7THRgA4yJZ_VVCMm3mNXtruJjCSjR734OwZRq_YzbAm-ksdv9vz8ajTwlhgqMRxMYtNHxckQTYqJrGYXMR2l6_08Qe2XJtNO6cGGRP2M/s1600/CremaDiMelanzane-dopo.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5582769800296916498" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGE7jMncptHvimqWG1HWj7Z7j0RIjYDyijAnml7THRgA4yJZ_VVCMm3mNXtruJjCSjR734OwZRq_YzbAm-ksdv9vz8ajTwlhgqMRxMYtNHxckQTYqJrGYXMR2l6_08Qe2XJtNO6cGGRP2M/s200/CremaDiMelanzane-dopo.JPG" border="0" /></a>...da Tizzi con furore :)<br /><div><div></div><br /><div><strong>Ingredienti</strong>:<br />melanzane </div><div>pomodori</div><div>passato di pomodori</div><div>cumino in polevere</div><div>aglio</div><br /><div>sale </div><div>olio di semi</div><div>prezzemolo tritato</div><div>paprica piccante (a piacere)<br /><br /><strong>Preparazione</strong>:<br />Tagliare le melanzane a dadini e friggerle in olio abbondante. Far scottare leggermente i pomodori, spellarli e tagliarli a dadini. Farli cuocere in un tegame, aggiungere la passata di pomodoro, l'aglio, il cumino, sale e pepe. </div><div>Lasciar cuocere a fiamma moderata e, verso la fine della cottura, aggiungere le melanzane ed il prezzemolo tritato. Servire ben caldo accompagnato da alcune bruschette.</div><div><br />Questo è un piatto che è possibile mangiare anche freddo, sostituendo il pane con delle foglie di insalata e aggiungendo del succo di limone.</div></div>pollionhttp://www.blogger.com/profile/15949109377943806039noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-1991804523413864592011-03-10T11:40:00.002+01:002011-03-10T11:44:54.777+01:00Morire é un attimo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilys67lG3ziI4nP2kzDmW6yoHcl_knTBtWmhQCbZHPBvXy2Z0NXn4W4_D-cx24a2YUYVv_Reg5objXqKIvEpld5PSOmLKog1_9jh0bGUhc1lhekEJpx6PwCpUF-OjoYoKIgviPKrDlRmdX/s1600/morire-copertina.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5582399702612777234" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 127px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilys67lG3ziI4nP2kzDmW6yoHcl_knTBtWmhQCbZHPBvXy2Z0NXn4W4_D-cx24a2YUYVv_Reg5objXqKIvEpld5PSOmLKog1_9jh0bGUhc1lhekEJpx6PwCpUF-OjoYoKIgviPKrDlRmdX/s200/morire-copertina.jpg" border="0" /></a>“Ingenuo” é l’aggettivo che secondo me piú si adatta a questo romanzo di Giorgio Ballario che ho comprato sulla scia dell’entusiasmo per “Il Volo della Cicala” (e ovviamente per non farmi mancare nulla, ho anche giá preso il successivo! Speriamo sia migliore...). Mi ha ricordato moltissimo i romanzi della Baltaro buonanima che avevo letto in serie prima di stufarmi per l’eccessivo perbenismo borghese che li permeava. Va bene che non tutti i polizieschi devono essere necessariamente splatter e violenti, peró neanche sempre arredati come il salotto buono di una madamina torinese. Vero anche che nell’epoca storica raffigurata – gli esordi del fascismo e la prossimitá della seconda Guerra Mondiale – i rapporti interpersonali, i dialoghi, le discussioni erano sicuramente piú formali che non ora, ma leggendo questi romanzi ho avuto l’impressione che qualcosa di dolciastro e appiccicaticcio mi colasse addosso, cosa che invece non mi era assolutamente capitata con De Angelis, ad esempio, che tratta piú o meno lo stesso periodo e per di piú vivendoci.<br />Mi rendo conto che la sensazione di fastidio maggiore sia derivata dall’uso smodato di frasi in torinese, dialetto che detesto, ma anche i personaggi trovo siano stati tagliati con l’accetta, le (rare) scene d’azione poco coinvolgenti, i paesaggi africani descritti quasi monotoni. Una buona idea é invece stata l’ambientare il tutto in Eritrea e rifilare qua e lá al lettore qualche notizia storica mascherata nella narrazione.<br />Forse piú ancora del dialetto <em>turineis</em>, comunque, odio profondamente il font 16 dell’Editrice Angolo Manzoni!<br /><span style="font-size:85%;"><em>[Ref. post </em></span><a href="http://kifreewheel.blogspot.com/2010/12/il-volo-della-cicala.html"><span style="font-size:85%;"><em>http://kifreewheel.blogspot.com/2010/12/il-volo-della-cicala.html</em></span></a><span style="font-size:85%;"><em>]</em></span>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-40543452115477989662011-03-07T15:11:00.003+01:002011-03-07T15:44:10.298+01:00La Vita Facile<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTvx09HiGTnSKrPog8uWxSHNIfssJj8Q0ymLamK0mBXI_4i3EOIPK4M4revSm4YoNt6kG4kaFHZaVtXjnUFN1ZpubP-9qa6rO3S0K-vIAl24a_maKPTbNts_OMQNL1BDwXGLFAOT6Q-72G/s1600/la-vita-facile-poster-itali.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5581340498083958914" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 140px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTvx09HiGTnSKrPog8uWxSHNIfssJj8Q0ymLamK0mBXI_4i3EOIPK4M4revSm4YoNt6kG4kaFHZaVtXjnUFN1ZpubP-9qa6rO3S0K-vIAl24a_maKPTbNts_OMQNL1BDwXGLFAOT6Q-72G/s200/la-vita-facile-poster-itali.jpg" border="0" /></a>Piú ci penso e piú il finale di questa commedia dai risvolti fin troppo attuali non mi ha dato la giusta soddisfazione. Paoletta (il lato pragmatico/realista della coppia cinefila) dice che La Vita Facile, alla fin fine, la sognano pure quelli di Emergency; io (il lato utopico/idealista della coppia cinefila) dico che la segreta speranza che esista ancora qualcuno al mondo in grado di resistere al fascino indiscusso delle mazzette da 500, é l’ultima a morire. Come si dice, ai posteri l’ardua sentenza.<br />E’ uno di quei rari casi in cui avrei bramato il finale holliwoodiano di rito con tutti felici&contenti&amici come prima tranne i cattivi arraffoni. O forse...ripensandoci una volta in piú, i cattivi arraffoni sono stati davvero puniti - perché non si puó certo annoverare il personaggio di Favino fra i buoni altruisti - e quindi il finale era davvero l’unico possibile perché lascia aperte le porte a una possibile espiazione/redenzione d’obbligo? Allora mettiamola cosí: non mi é piaciuta la fine che ha fatto Accorsi, ecco, appunto perché voglio ancora credere che la Medicina Senza Frontiere (se nasco un’altra volta peró faccio il medico in Kenya, sia ben chiaro!) paghi.<br />Detto questo, il film vanta un buon affiatamento fra gli attori, una bellissima fotografia di paesaggi africani (mi scappa il sigh...), dialoghi brillanti e numerose battute in romanaccio davvero spiritose (fantastico l'uso smodato dell'Amuchina gel anche contro la lebbra, mi ha ricordato me e la Fede in Madagascar!), musiche azzeccate e una valida idea di raccontare il passato italiano con pochi ma vividissimi flash back.<br />Il sottotitolo “Lui ama lei, lei ama lui...”, potrebbe far pensare a una commedia puramente sentimentale; invece il tema amoroso – che é comunque una delle molle che scatena la maggior parte delle grane nel film – non é peró tutto sommato cosí pesante da indurre a melensaggini mucciniane.<br />So che Paoletta commenterá “Accorsi BONO!”, quindi la anticipo: sí l’Accorsi ha un sorriso solare bellissimo e come la maggior parte degli uomini, arrivando ai 40 e irrughendosi attorno agli occhi, accentua anziché deprimere il suo fascino maxibon.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-14766775106391217702011-03-04T10:32:00.004+01:002011-03-04T10:45:58.353+01:00Enigma in Luogo di Mare<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdYdwudf_ruvn9G43hVgWmU5vi-5UnLuGk9zNQvzJOtjiEASBlTSiwjcc3TqKUW3aJuFfgiXdUqKNfI3rg6eM3Y1j8ckZBIHnWYWaanTdNu3dX5pIECmqaG2rMwjS3hGLOYtAUAUvITDzV/s1600/9788804370383.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5580155508251224162" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 128px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdYdwudf_ruvn9G43hVgWmU5vi-5UnLuGk9zNQvzJOtjiEASBlTSiwjcc3TqKUW3aJuFfgiXdUqKNfI3rg6eM3Y1j8ckZBIHnWYWaanTdNu3dX5pIECmqaG2rMwjS3hGLOYtAUAUvITDzV/s200/9788804370383.jpg" border="0" /></a><em>[<span style="font-size:85%;">Ref. Post “A che Punto é la Donna Informata dei Fatti”, <a href="http://kifreewheel.blogspot.com/2011/02/che-punto-e-la-donna-informata-sui.html">http://kifreewheel.blogspot.com/2011/02/che-punto-e-la-donna-informata-sui.html</a></span>]</em><br /><br />Ecco, questo romanzo qui, lungi dall’essere “brutto” é peró meno intrigante dei precedenti di F&L che ho letto recentemente. Piuttosto lento nell’ingranare, ha infatti una lunghissima presentazione dei personaggi – e sono effettivamente molto numerosi – che abitano l’esclusivo borgo residenziale nella pineta della Gualdana, in Toscana. Particolarmente sotto tono, secondo me, sono state le parti di minuziosissime descrizioni dei tarocchi che interpreta una di loro, una vecchietta ospite nella villa dell'amica svizzera per Natale.<br />La notte della vigilia, in cui soffia una violenta libecciata, il conte Delaude, furtivamente introdottosi con l'amante nella villa usata essenzialmente come residenza estiva, viene trovato assassinato sulla spiaggia contemporaneamente alla misteriosa sparizione di una donna che avrebbe dovuto partire per Milano ma che lí non é mai arrivata, e del marito, inghiottito dalla pineta durante la notte.<br />Il tono del romanzo é come sempre piacevolmente leggero e ironico e lo scioglimento dell’inghippo (e vai, stavolta avevo indovinato QUASI tutto!), svelato dal commissario Aurelio Butti e da un altro inquilino della Gualdana, il depressissimo pessimista cronico Gabriele Monforti, ha tutto sommato una spiegazione piú semplice e razionale di quanto potesse sembrare all’inizio delle indagini...<br />...ma resta indiscussa la netta superioritá overall di “A che Punto é la Notte”.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-22461030353776191502011-02-28T14:59:00.005+01:002011-03-01T13:04:36.141+01:00Kirkuk Kaffe<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_Tv_HZnw3y0bCk7jQpBFJpeeQ8gJZR_73VmhpFxHvU7A4sw9DjJzBh1TsL3kaepxyO0cHueicct73Cwgvz05pgDBEsOnAT-gQiPFUATzwSEab0mT0HBvLAp4AYZzXXjgoPok1BVSqqLmK/s1600/Marocco_zelij.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5578741095314211906" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 198px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_Tv_HZnw3y0bCk7jQpBFJpeeQ8gJZR_73VmhpFxHvU7A4sw9DjJzBh1TsL3kaepxyO0cHueicct73Cwgvz05pgDBEsOnAT-gQiPFUATzwSEab0mT0HBvLAp4AYZzXXjgoPok1BVSqqLmK/s200/Marocco_zelij.gif" border="0" /></a>Da tempo puntavo questo ristorante curdo/greco di via Carlo Alberto 16 (<a href="http://www.kirkukkaffe.com/"><span style="font-size:85%;">http://www.kirkukkaffe.com/</span></a>) che giá dall’esterno, le volte in cui mi ero fermata a sbirciare, mi aveva ispirato fascino mediorientale e aria da tendopoli maghrebina. L’interno infatti non delude, ricchissimo di suggestioni arabeggianti su pavimenti e pareti, ma, secondo me, é anche quanto di meglio offre il locale. Le recensioni entusiastiche che si leggono su internet, addirittura “il miglior kebab della cittá”, mi lasciano, tutto sommato, un pó esterrefatta. Non si mangia assolutamente male, intendiamoci, ma trovo sia un posto che va decisamente bene soprattutto per vegetariani e salutisti che vanno pazzi per farro/orzo/riso possibilmente sconditi.<br />Vero é che nel Kurdistan non si va avanti a pasta al forno lardellata fritta, peró dall’ “antipasto misto” uno si aspetterebbe un piatto un pó piú abbondante rispetto a una cazzuolata di hummus, un paio di falafel e un DADO minuscolo di feta...o no? (ho anche sbirciato la “crema di melanzane” arrivata al tavolo a fianco e soprattutto la faccia eloquente della ragazza che l’ha ricevuta!). Il mio “yogurt kebab” era invece di dimensioni accettabili e cosí il kebab arrotolato di CMB, peró non lo definirei certo il migliore mai mangiato...perché resto assolutamente settatta su quello di via Fratelli Calandra 6 (che mi sembra si chiami <em>Belle Epoque</em>); le altre amiche commensali hanno invece parecchio gradito il loro riso bianco con uvetta e sugo a parte (rosso con pezzettoni di patate). Non erano male i biscotti tipici, se piace lo stradolce mieloso mandorlato e/o coccato, e neanche la mappazza allo yogurt che ho preso io nonostante non sia riuscita a finirla data la corpositá pannosa. Secca un pó che su un elenco gia di per sé non troppo ricco sia di dolci che di té, di sabato sera per di piú, vengano fuori i classici “stasera non l’abbiamo”...ma pazienza. Il té alla menta di ripiego che ho preso mi é comunque piaciuto (anche se, a rischio di sembrare troppo puntigliosa, preferisco quello dell’<em>Hafa Café</em> di via S.Agostino 23). I prezzi sono comunque ragionevolissimi perché per un antipasto, un piatto unico, un dolce e un té e l’acqua abbiamo speso 14 euro a testa.Per riassumere, questo é un locale che definirei “senza infamia e senza lode”, che val sicuramente la pena provare una volta non foss’altro per l’atmosfera evocativa e la gentilezza del personale...e poi tornarci, cosí, tanto per...se si va al cinema da quelle parti!chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-61583577929245983612011-02-27T12:03:00.009+01:002011-03-01T13:04:54.884+01:00Unknown<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3C54sh-sH2SCZaMQ8NP1eGI0rpr0l9E0EfhEzf1BhE3s4ovTIvsfuBXZzNuZiMfL8rXl0fJYw6L1pKUjsjYy4shYXgkrx51Tmi0DsbeueanfZh-bp7D_vyw7xIhrp0GDj8Ya8hCf3Vvzj/s1600/Unknown-senza-identita.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5578328074631579746" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 140px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3C54sh-sH2SCZaMQ8NP1eGI0rpr0l9E0EfhEzf1BhE3s4ovTIvsfuBXZzNuZiMfL8rXl0fJYw6L1pKUjsjYy4shYXgkrx51Tmi0DsbeueanfZh-bp7D_vyw7xIhrp0GDj8Ya8hCf3Vvzj/s200/Unknown-senza-identita.jpg" border="0" /></a>Ecco il bello di andare a vedere un film totalmente e irrimediabilmente prevenuti: che si può restare piacevolmente sorpresi. E' il caso di <em>Unknown - Senza Identità</em>, con Liam Neeson - che già di suo non rientra nel novero dei miei attori preferiti causa la scarsissima espressività facciale - ma che è riuscito a dar vita a un personaggio tutto sommato non troppo scontato e prevedibile nei panni di un botanico americano, a Berlino per partecipare a un convegno di biotecnologia, che resta coinvolto in un incidente d'auto e perde parzialmente la memoria. In due ore di film cercherà di mettere insieme i pezzi dei suoi flash e di capire perchè diavolo la moglie non lo riconosca più, nonchè si accompagni a un tizio che si spaccia per lui.<br /><div><div>Il film ha molti echi di <em>Frantic</em>, di <em>Ronin</em> e delle classiche americazzate con inseguimenti on-the-road a cui il regista non riesce a rinunciare (battuta clou micidiale "<em>Non ho dimenticato come ucciderti, stronzo!</em>"...ma perchè, perchè???), però il colpo di scena finale c'è e lascia abbastanza spiazzato chi, come me, non aveva capito una mazza (CMB, che invece aveva intuito, assegna un 5 1/2 al film e sfoga la sua delusione sul successivo doppio kebab!). </div><div>Brava e sempre bellissima la taxista clandestina Diane Krueger e il grande Bruno Ganz nei panni di un investigatore privato ex-poliziotto della Stasi; odio psicosomatico estremo invece per Frank Langella che mi ha riportato alla mente il ruolo fastidioso a dir poco interpretato nel pacchianissimo <em>The Box,</em> una delle più grosse tavanate viste negli ultimi mesi. </div><div>E poi la MIA splendida Berlino d'inverno, che dire...</div></div>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-15593207924525710412011-02-25T14:52:00.005+01:002011-03-01T13:05:32.941+01:00Immaturi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnYOnkzibBMfORG17W-_o5GOq9BAk3kyKyjn_vIAePkbL_NmDRKjqRveeps44zqxwkbtUiHNlcBmjaWvcizIw0Fi6uzV_bx_2m8aSsSz5NpEn4X5OS33-VFdDxOzI2JWabxvDCaj_ENjIX/s1600/Immaturi-Poster-Italia_mid.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5577624864858213922" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 140px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnYOnkzibBMfORG17W-_o5GOq9BAk3kyKyjn_vIAePkbL_NmDRKjqRveeps44zqxwkbtUiHNlcBmjaWvcizIw0Fi6uzV_bx_2m8aSsSz5NpEn4X5OS33-VFdDxOzI2JWabxvDCaj_ENjIX/s200/Immaturi-Poster-Italia_mid.jpg" border="0" /></a>Il mio incubo ricorrente – e non serve uno strizza per interpretarlo – é che mi chiamino dalla segreteria dell’universitá dicendomi che la mia laurea non é valida perché uno degli esami (di mate, nella fattispecie) é da rifare per un qualche disguido burocratico. Solitamente mi sveglio urlando, in un bagno di sudore&lacrime. Mai e poi mai vorrei rivivere l’ansia patologica di quegli anni e mai e poi mai avrei, adesso, la forza di volontá necessaria a concentrarmi per studiare quelle schifezze di materie che giá in epoca di neuroni “freschi” odiavo. Puah.<br />Nel film non é la laurea ma il diploma di maturitá, quello da riprendere dopo 20 anni di assenza dai banchi scolastici, ma il titolo gioca ovviamente sull’immaturitá dei protagonisti, tutti sulla 40ina ma ancora profondamente fragili e insicuri (mi immedesimo): chi non vuole diventare padre, chi non riesce ad affrontare una relazione stabile, chi vive ancora con i genitori dormendo nel letto a castello di quando era piccolo.<br />Quest’ultimo é stato il mio preferito, un comicissimo Ricky Memphis con mammina al seguito e padre romanaccio invece arcistufo della sua presenza in casa. Peró, peró...mica male anche gli altri attori (che poi son praticamente sempre gli stessi utilizzati per questi film sui 40enni in crisi; strano che non ci fosse Accorsi!), che sono riusciti a rendere bene e senza troppe melensaggini il senso di amicizia e affiatamento che li ha accompagnati per tutti gli anni post liceo: Ambra Angiolini in primis - ne ha fatta di strada da velina coglionicina con auricolare di <em>Non é la Rai -</em> Raoul per rifarsi gli occhi, Paolo&Luca nel pieno del loro stile, Alessandro Tiberi, giá apprezzato in <em>Generazione 1000 euro</em>, in un ruolo dolcissimo anche se di secondo piano, Barabara Bobulova che non credo di aver mai visto e mi é piaciuta molto nel ruolo di madre imbranata, e financo la Caprioli, che reggo pochissimo, ma che per una volta non ha una parte da donna facile, diciamo, e dicendo un paio di battute in croce, sembra quasi saper recitare. Menzione d’onore alla bambina che interpreta l’intraprendente figlia della Bobulova; le sue perle di saggezza elementare sui ruoli uomo-donna sono da manuale.<br /><br />P.S. Sono andata anche a vedere <em>Il Discorso del Re</em>, ovviamente...gran film con straordinari protagonisti...ma per la recensione mi associo in pieno con l’irreprensibile: <em><span style="font-size:85%;"><a href="http://whambamthanks.blogspot.com/2011/02/il-discorso-del-re.html">http://whambamthanks.blogspot.com/2011/02/il-discorso-del-re.html</a></span></em>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-87596725147454148432011-02-24T11:19:00.003+01:002011-02-24T11:20:20.608+01:00Le Cose che Non ti ho Detto<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYZUZS0Cy97J4VM52Agvv4OhdliQ2aZA9kZOvKjLYTmLeJNLpn1XhiGv4CXNlrvYtIAK8lkHJrpQmn3s770Uu3Lhgh0G6tRDj8Lla9z0Wo8GUbN6NdM8zYPwfeeQL7RRx4OX3KlbvsLm0d/s1600/untitled.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5577198812858974834" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 126px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYZUZS0Cy97J4VM52Agvv4OhdliQ2aZA9kZOvKjLYTmLeJNLpn1XhiGv4CXNlrvYtIAK8lkHJrpQmn3s770Uu3Lhgh0G6tRDj8Lla9z0Wo8GUbN6NdM8zYPwfeeQL7RRx4OX3KlbvsLm0d/s200/untitled.jpg" border="0" /></a>Potrebbe sembrare l’ennesimo libro sullo stile di quello lá che sussurrava ai cavalli (lo ammetto. L’ho letto, ai tempi. Mi ha fatto skifo ma so che nessuno ci crederá mai), invece é un bel poliziesco di Bruno Morchio, strizzacervelli genovese, scovato su ibs e acquistato convinta, dopo aver letto un bel pó di recensioni entusiastiche.<br />In effetti mi unisco volentieri al coro dei lodanti; la trama é intrigante al punto giusto, la scrittura scorrevole ma non banale, i carrugi della cittá vecchia descritti, a parer mio che proprio non li ho presenti, in maniera decisamente evocativa.<br />La storia racconta – in poche parole – un’indagine dell’investigatore privato Bacci Pagano, ingaggiato da una sua storica ex per fare da balia a un luminare della psichiatria da anni dedito all’alcolismo anziché ai suoi pazienti e sposato a una ragazza misteriosa dal passato piuttosto oscuro.<br />L’unica nota che ho trovato un pó stonata, forse, é l’atteggiamento vagamente snob del Pagano, che talvolta mi ricorda lo stile di Piazzese (autore che comunque mi piace parecchio, vedi post su “Il Soffio della Valanga”)...a partire dal nome che affibia alla figlia, Aglaja...ma non c’era un nome italiano sensato da darle, no...! In alcuni punti suona infatti secondo me quasi stucchevole e troppo forzato il suo dar sfoggio di cultura anche quando i paragoni potrebbero essere molto piú semplici, tipo: “...<em>questa cosa qui é dolce come l’Ouverture 40 in Fa maggiore di Mozart</em>...”...ma va lá, va lá, che vorrei proprio sapere quanti lettori hanno presente ció di cui stai parlando (me inclusa!).<br />Tali eccessi di spocchia sono comunque molto rari e devo ammettere di essermi sciroppata l’intero romanzo in 5 ore esatte, profondamente soddisfatta e scattante ai blocchi di partenza per comprarne altri.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-27210568455907838202011-02-22T16:18:00.004+01:002011-02-23T17:23:46.757+01:00One Year in Two Minutes!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAdSM6qU3iQ9ejIp2PyTcSmocMRfgJew7ECW1sXQJDnuExmC3JXgtlW1biSoRTeDjI322ujnqmjJb92eR27IG9Rj7kYDkjF2ZF1pieCeocSHUilOVpT9Fh_OAfHuZP8B7MvC3BWIbIMBlp/s1600/bosco.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576534065556809698" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAdSM6qU3iQ9ejIp2PyTcSmocMRfgJew7ECW1sXQJDnuExmC3JXgtlW1biSoRTeDjI322ujnqmjJb92eR27IG9Rj7kYDkjF2ZF1pieCeocSHUilOVpT9Fh_OAfHuZP8B7MvC3BWIbIMBlp/s200/bosco.jpg" border="0" /></a><br /><div>No, ma sentite e ammirate sto video MERAVIGLIOSO!!!!!!!!!!!!!</div><div></div><div></div><div><a href="http://eirikso.com/2011/01/05/one-year-in-2-minutes/">http://eirikso.com/2011/01/05/one-year-in-2-minutes/</a></div>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-80862149685947032832011-02-21T16:28:00.004+01:002011-02-22T16:17:53.922+01:00A che Punto é la Donna Informata sui Fatti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQoYxg9G8_46Vr74oNeDv0tSRATxGyX25TNMUUmzEV5bnjDJ4uwgCyo0zHV5aajhHsgASRUzMqzxBdeMCsfV0QgAVA2VTbgMBtpFV4Ra3rTK1YXNx7SQY5XCXmxlrAy1vkXrPOHWfJGWcj/s1600/image.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576165370443526866" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 131px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQoYxg9G8_46Vr74oNeDv0tSRATxGyX25TNMUUmzEV5bnjDJ4uwgCyo0zHV5aajhHsgASRUzMqzxBdeMCsfV0QgAVA2VTbgMBtpFV4Ra3rTK1YXNx7SQY5XCXmxlrAy1vkXrPOHWfJGWcj/s200/image.jpg" border="0" /></a>Nella notte dei tempi (ero alle medie, sigh) mi ero gioiosamente ingurgitata tutti i romanzi di Fruttero&Lucentini che mi aveva prestato mia zia, fanatica lettrice della strepitosa coppia. In un momento di impanicato vuoto librario (avete presente quando si fa via Garibaldi, piazza Castello, via Roma e non si trova UN libro che ispiri anche solo lontanamente e a casa il comodino giace impolverato e coperto di soli sciroppi per la tosse? Ecco, questo é il vero panico...), decido di comprarli in massa e rileggerli, tanto non ricordo cos’ho mangiato ieri a cena, figuriamoci libri letti piú di 20 anni fa. E inizio da “<strong>A che Punto é la Nottte</strong>”.<br />Beh, chapeau, innanzitutto. Al fiume di cultura storico-religiosa che trasuda da queste pagine imbevute di torinesissimo grigiore squallido di periferia metropolitana e buio lugubre di vicoli contorti del centro storico. Quando si vede che un Autore non é un pennivendolo capitato per caso in libreria.<br />L’intricatissimo poliziesco ruota attorno all’omicidio di un prete spretato che si attorniava di strambi adepti seguaci della gnosi e del sacro pneuma...termini astrusi e mistici che poco per volta gli autori riescono a sviscerare spiegandoli al lettore attraverso gli incontri che il commissario Santamaria fa nel corso dell’indagine che, a un certo punto, si intreccia con quella di un poliziotto infiltrato negli ambienti mafiosi per poi riunirsi alla fine in un’unica, avvincente, conclusione...e sciapó doppio a chiunque sia riuscito a intuire in anticipo chi fosse l’assassino.<br />Santamaria (che riesce sempre a esercitare il suo fascino latino sulla protagonista di turno!) compare anche in “<strong>La Donna della Domenica</strong>”, in cui si narra l’omicidio di un architetto un pó squallido, un pó voyeur, un pó ladro di progetti altrui, a cui l’assassino – e anche qui...capire chi sia é davvero un’impresa – sfonda il cranio con un’arma particolarmente goliardica e decisamente adeguata al personaggio.<br />“<strong>Donne Informate sui Fatti</strong>” (che é peró del solo Carlo Fruttero) é scritto con le voci alternate delle protagoniste femminili e donna é anche l’assassinata, un’ex-prostituta sposatasi poi a un riccastro della Torino-bene; originalissimo questo susseguirsi di capitoli narrati in prima persona dove uno stesso fatto viene ripreso sotto le diverse luci dei diversi occhi che lo osservano.<br />Tutte e tre le vicende di questi romanzi sono permeate da un umorismo intenso, molto sottile e assolutamente mai volgare, anche quando l’argomento tocca temi piú piccanti. I personaggi sono sempre grandiosamente piemontesi con tutto il loro indignato snobismo lasmesté verso i terroni (ma che tenerezza, gli anni ’70...adesso l’odio di torinesi da generazioni e tarun trapiantati si coalizza in ben altre direzioni...). Alcuni che personalmente ho amato alla follia ridendo alle lacrime: il boss Fiat che si presenta sul luogo d’indagine circondato dalla classica torma di leccaculo, l’appuntato Luigina Pietrobono e il suo spassosissimo modo di prendere appunti pressoché in tempo reale abbreviando le parole (“A che punto é la Notte”) e for ever l’americanista Bonetto (“This is the Balloon” resterá un mito!).chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-80334500287513794902011-02-16T17:32:00.004+01:002011-02-22T16:18:11.549+01:00I’ll be Your Mirror – Nan Goldin<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHJXT3DN4vcRSOyiTfnRR22DWJwvuSy0EvRBPvtabnyp8erTYGFJXBbYCL3wr494IzZK9-k1d_cdDp2O9rduUi_fBiDUIbUaGCLcNwACZJETEXJfBqDMRqiFvXp-Tr4gGbDjP568XOZaSL/s1600/2551217547.01._SCLZZZZZZZ_.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5574326254872580818" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 156px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHJXT3DN4vcRSOyiTfnRR22DWJwvuSy0EvRBPvtabnyp8erTYGFJXBbYCL3wr494IzZK9-k1d_cdDp2O9rduUi_fBiDUIbUaGCLcNwACZJETEXJfBqDMRqiFvXp-Tr4gGbDjP568XOZaSL/s200/2551217547.01._SCLZZZZZZZ_.jpg" border="0" /></a><a href="http://www.youtube.com/watch?v=BUIAsWsqiyk"><em><span style="font-size:85%;">http://www.youtube.com/watch?v=BUIAsWsqiyk</span></em></a><br /><br />Clo mi ha scritto una bellissima frase a proposito di questo documentario che ieri ci siamo sciroppate all’insegna dell’allegria galoppante e sfrenata:<br />“Non ho ancora capito se la NY degli anni ‘70 ha prodotto solo artisti o se qualsiasi depravato che ci abbia vissuto sia considerato artista solo per essere stato al posto giusto nel momento giusto a fare le cose sbagliate”.<br />Direi che ha riassunto in 2 righe il pensiero dell’intera sala. Party alcolici, abuso di droga, sesso libero&selvaggio e orge varie (uomini, donne, trans, gaylesbo, drag queens, cani, porci) erano all’ordine del giorno nella vita da ventenne di questa fotografa che inizia a scattare immagini di persone come tracce, per non perdere mai il ricordo di coloro a cui vuol bene. Sconvolta dal suicidio della sorella maggiore quando era ancora una bambina, Nan scappa a NY appena quattordicenne e inizia la sua ribellione a suon di eroina, circondata da un gruppo di amiconi drugá ma con i quali tuttora mantiene ottimi rapporti dopo un tot di passaggi in clinica per disintossicarsi. Con i sopravvissuti, ovviamente. Perché con l’arrivo degli anni ’80 arriva anche l’AIDS e pretende il pagamento per l’abuso di droga, il sesso libero&selvaggio e le orge varie (uomini, donne, trans, gaylesbo, drag queens, cani, porci).<br />Questo é stato l’aspetto che mi ha piú colpita e che meglio ha reso, secondo me, il senso di perdita che deve aver sperimentato l’autrice (il documentario é autobiografico e narrato in prima persona) che si chiede con che criterio alcuni si siano ammalati e altri, come lei, no, nonostante tutti fossero ugualmente coinvolti...il sapore della libertá assoluta che all’epoca si credeva di avere, il pensare di poter esagerare in vizi e perversioni senza limiti di sorta e senza un prezzo da pagare...e la sua brusca interruzione all’arrivo di questo fantasma dai contorni indefiniti, che ha iniziato a colpire qualcuno come una semplice infezione polmonare e poi uno dopo l’altro in tantissimi hanno cominciato a incavarsi e a morire con una flebo nel braccio e l’amico di fianco al letto a reggergli la mano scheletrica per l’ultima volta. “Ci credevamo immortali”, ha detto un intevistato, HIV positivo, che prende 4 pastiglie al giorno per tenere a bada le infezioni mentre ammette la paura che lo assale quando si rende conto che sta per morire anche lui.<br />Temevo che il documentario fosse per “pochi radical chic” (citazione molto attuale) e/o intellettualoidi da strapazzo, invece l’ho trovato commovente e ben articolato fra fermi immagine, interviste, voce fuori campo con racconti di vita vissuta. Che poi, esattamente come Clo, mi venga il dubbio che l’Arte sia spesso da ricercarsi da tutt’altra parte...é un’altra storia ancora.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-35976164203193799752011-02-11T13:10:00.006+01:002011-02-11T13:24:34.111+01:00World Press Photo 2010Ecco, senza falsi moralismi, domenica 13 alla marcia contro lo zoccolaio berlusconiano, le veline, le puttanine, le tette&i culi imperanti, farei un enorme striscione con questa, giusto per ricordare a tutta sta mandria di manze che vendono i loro quarti di carne andata a male per una foto su <em>Novella 2000</em>, che di DONNE che invece vengono affettate per davvero, ahimé, al mondo ce ne sono. <div></div><div><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5572405625268594514" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 159px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjugCZLh6c-c8l99wJRTuPeDC-pJi-9ub5fjbBMbxPv0EG5xqwTpgKEd4H9rZWQTg8_BkPD3K_vbj8sSRJaGEsoUc4OH0VP-csZQWP9W1GgPLmYk96Me6LP7jZ-TBkLhyphenhyphenKPlWxfFZZFbAQ2/s200/111409304-606a10c2-7ec2-4aa8-b2c2-980cc4a6c6e8.jpg" border="0" /><br /><div></div><div><a href="http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/11/foto/word_press_photo_2011-12329463/1/?ref=HREC1-1"><span style="font-size:85%;">http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/11/foto/word_press_photo_2011-12329463/1/?ref=HREC1-1</span></a></div></div>chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-16451390812665385452011-02-08T11:40:00.007+01:002011-02-08T11:51:59.413+01:00La Duja<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4CpWPyXSX9VU09i0IlAqK3TU87_t92gaGkEmV5Cr3moSewA1fq0Gekxl2KzxmWEpfk_jTfKpGE3uR9t9TH7JtUC_IBhxbJnaj8aOD7aHs1WQ9wsutDuK4osmuAShFjNPVblPwj5AudU5L/s1600/Duja-4.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5571267072903183378" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 133px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4CpWPyXSX9VU09i0IlAqK3TU87_t92gaGkEmV5Cr3moSewA1fq0Gekxl2KzxmWEpfk_jTfKpGE3uR9t9TH7JtUC_IBhxbJnaj8aOD7aHs1WQ9wsutDuK4osmuAShFjNPVblPwj5AudU5L/s200/Duja-4.jpg" border="0" /></a>Finalmente:<br />a) Metá é uscito dall’uff a un’ora accettabile anche per noi umani e<br />b) sono indi riuscita a testare la vineria La Duja a Cirié (<span style="font-size:85%;">via Cavour 13, 011-92.222.90</span>), visto che da un paio d’anni smarronavo a riguardo colui di cui al punto a)<br /><br />Niente male davvero...é valsa la pena aspettare e smarronare.<br />Cucina da piola piemunt liber e arredamento adeguato (c’é anche una sala che ha il caminetto!), la Duja propone un bel menú alla carta vario e anche abbastanza originale, che comprende, oltre ai grandi classici salumi-formaggi-vitello tonnato-ravioli del plin-bagna caoda, filetto mele e cipolle (l’ha preso Metá e gli é piaciuto, l'ha solo trovato leggermente inspido), filetto alla Voronoff (l’ho preso io e mi é piaciuto perché io mica sono cosí pistina), tagliata con pere al barbera, gnocchi con fonduta, grigliata mista di carne rossa e pollo (l'hanno presa quelli del tavolo a fianco e sembrava molto bella e buona), cartocci di toma al forno (li ha presi Metá e gli sono piaciuti), insalata di verza con peperoni alla griglia e bagna caoda (l’ho presa io e mi é piaciuta).<br />Noi abbiamo speso 65 carte in due per un antipasto, un secondo, un dolce (tortino al cacao con cuore caldo, buonissimo!) e un bicchiere di vino a testa, ma per le buone forchette ci sarebbe il menú degustazione a 28 euro che comprende due antipasti, un assaggio di due primi e un secondo (e forse anche il dolce, non ricordo), oppure a 32 con una degustazione di 2 vini...onestissimo! Unica pecca, forse, il classico “vorrei un bicchiere di Traminer”, “purtroppo questa sera non l’abbiamo”, “vorrei un bicchiere di Ruché”, “purtroppo questa sera non l’abbiamo”...ma dai, sei una VINERIA...ti avessi chiesto un Sassicaia millesimato del ’68...comunque pazienza, le alternative, il Greco di Tufo di Metá (Gesú, ha preso un bianco abbinato al filetto, con che razza di peone mi accompagno...) e il Nebbiolo d’Alba che ho preso io (notoriamente donna di gran classe), erano validissime.<br />Carina l'idea della moka singola portata direttamente in tavola al momento del caffé!chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-65796432606466495992011-02-07T12:27:00.005+01:002011-02-08T11:10:59.574+01:00Odore di Chiuso<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Uv1xzOZ-mwnXf_nV2tnzg-oHMvbplxsmo6oR4sXxAKWBSWMh-Ow2npEweluKHNtgpIPdKXy0eb1GFAtnEynPCpppZz2DlTa9kmi21MfW6ugHWCkPixMKY4w3NO7UFHk3UudnbrU6qaf7/s1600/3056946.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570908004490646210" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 139px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Uv1xzOZ-mwnXf_nV2tnzg-oHMvbplxsmo6oR4sXxAKWBSWMh-Ow2npEweluKHNtgpIPdKXy0eb1GFAtnEynPCpppZz2DlTa9kmi21MfW6ugHWCkPixMKY4w3NO7UFHk3UudnbrU6qaf7/s200/3056946.jpg" border="0" /></a>Ecco, quando un Autore si rende conto di aver esaurito una vena e decide di cambiare genere rinnovandosi e ringalluzzendosi anziché sfinire il lettore con personaggi e trame che ormai non hanno davvero piú nulla da dire (non faccio nomi, la Vargas, una per tutti), va apprezzato, lodato e comprato.<br />Il terzo libro del Malvaldi sui dannati vecchietti del Bar Lume aveva, francamente, rotto i marroni (vedi post apposito). Invece questo <em>Odore di Chiuso</em>, pur restando sul genere giallo, viene ambientato nella Toscana dell’800 e il protagonista é il buongustaio Pellegrino Artusi, noto creatore di ricettari di fama mondiale (sembra sia il terzo autore italiano piú letto al mondo!)<br />E il libro risulta spiritoso, movimentato, la trama ingrana subito, i personaggi ben caratterizzati e davvero umoristici in alcuni loro comportamenti (i fratelli Lapo e Gaddo, nobilmente imbecilli ognuno a modo loro, la baronessa nonna, disabile ma svicia, il Delegato Artistico perseguitato dalla fama del suocero solo per citarne alcuni).<br />Inoltre il Malvaldi dimostra di avere una buona dose di cultura dell’epoca (che non guasta), che riesce a integrare abilmente nella storia senza per questo risultare spocchioso o saccente, anzi...ben venga conoscere aspetti a me ignoti della societá ottocentesca e dell’Artusi stesso (ignoravo ad esempio che la sua fama avesse cosí ampia risonanza), esposti sotto forma di romanzo.<br />E bravo Marcolino...bell’idea e ottima realizzazione. Speriamo non ricominci con i vecchiacci!chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-44991924455304264792011-02-07T11:52:00.004+01:002011-02-07T11:55:07.186+01:00Rosoni<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt6JR3weBq6Dq5SgPiqhrN89h39echapEp4GuvXsbB8XS0posgLLJkf-3r30AtT_OUviu9rbzM1Ct9gmk65fTxdQXflP8kx0Fft8NNgGymBFH5Y9XnJTCWUYnTP51GEkmu8X93W-I5bSPi/s1600/26+set+copia.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570898883919992210" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 133px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt6JR3weBq6Dq5SgPiqhrN89h39echapEp4GuvXsbB8XS0posgLLJkf-3r30AtT_OUviu9rbzM1Ct9gmk65fTxdQXflP8kx0Fft8NNgGymBFH5Y9XnJTCWUYnTP51GEkmu8X93W-I5bSPi/s200/26+set+copia.jpg" border="0" /></a>Codesta é una ricetta ganzerrima suggeritami dagli amici bolognesi e che io ho adattato alla torinese, anzi alla “arrivo a casa alle 8 e per non fare il caffellatte, affetto pasta e la riempio di prosciutto&formaggio” (il tempo di preparazione é praticamente lo stesso!).<br /><br /><span style="font-size:85%;"><strong>Ingredienti:</strong><br />- fogli di pasta tipo quelli per fare le lasagne (2 a testa)<br />- prosciutto cotto (2 fette a testa)<br />- formaggio a piacere (io ho usato toma e gorgonzola!)<br />- x la besciamella: burro, latte, farina, sale q.b.<br /></span><br /><strong>Preparazione:<br /></strong>Far bollire l’acqua per dare una scottatta ai fogli di pasta e nel frattempo accendere il forno a 220˚ e tagliuzzare il formaggio a striscioline.<br />Sbollentare pochi minuti un foglio di pasta alla volta, scolarlo, stenderlo e rimpirlo con le fette di prosciutto, il formaggio e arrotolare il tutto tipo cannelloni. Tagliare quindi il rotolo ottenuto a fette larghe 2-3 cm e posizionare i vari rotolini in piedi in una teglia (una porzione corrisponde all’incirca 2 fogli di pasta a testa).<br />Una volta completata la teglia, cospargere il tutto con la besciamella (una noce di burro fatta sciogliere con un cucchiaio di farina e latte fino a ottenere un composto cremoso ma ancora abbastanza liquido) e con abbondante parmigiano.<br />Infornare 10-15 minuti fino a quando sui rotoli di pasta compare una bella crosticina dorata.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7421439996317938622.post-2743373856933027962011-02-02T16:08:00.007+01:002011-02-07T12:06:42.619+01:00Arto Paasilinna<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoPJgsWyO7W63Z7P-d3MWeHELr-xu3DaLyc4eBmEjmy6iddr4f9hB4hkin-3zPEVpTcy3a5_0JUd5ummcGQ-RuYlRUgqZLac446V6-AbPcKc_f-opy7tdRZBW9Bm7jIm3jfbSRsDWmGxrP/s1600/Prigioniero_del_paradiso_-_Arto_Paasilinna_-_Iperborea.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5569109728523176866" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 101px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoPJgsWyO7W63Z7P-d3MWeHELr-xu3DaLyc4eBmEjmy6iddr4f9hB4hkin-3zPEVpTcy3a5_0JUd5ummcGQ-RuYlRUgqZLac446V6-AbPcKc_f-opy7tdRZBW9Bm7jIm3jfbSRsDWmGxrP/s200/Prigioniero_del_paradiso_-_Arto_Paasilinna_-_Iperborea.jpg" border="0" /></a>Due romanzi dell'Arto mi sono stati consigliati dalla stessa persona che mi aveva suggerito “L’assassino qualcosa lascia” della Mogliasso, divertentissimo (altrettanto valido, a proposito, "L'amore si nutre di amore", il suo secondo romanzo, con scoppi sporadici di risa alle lacrime assicurati. La commissaria e l'assurda sorella "Torino Bene" sono semplicemente fantastiche!).<br />Invece “Piccoli suicidi fra amici” e “Prigionieri del Paradiso” non mi hanno convinta per niente. Non sono assolutamente noiosi né scritti male, ma nonostante questo ho sempre l’impressione che la trama stenti a ingranare e si perda in dettagli e descrizioni che fanno pagine ma non azione. Mi aspetto un colpo di scena dietro l’angolo – perché entrambe le storie hanno ottimi presupposti perché effettivamente un colpo di scena ci sia – ma invece si gira pagina e…non succede nulla di rilevante se non un’altra giornata di ordinaria “follia”.<br />Perché di “follia”, alla fin fine, si parla in entrambi i romanzi. E di fuga, volontaria o meno (la programmazione di un suicidio collettivo e perfettamente organizzato e un incidente aereo con relativo naufragio su isola deserta), dalla società e dalle sue regole. Mah, sarà lo stile finnico e il ritmo cadenzato delle brevissime giornate nordiche che si riflette in una scrittura abbastanza piatta e monocorde. In effetti anche i polizieschi di Sjowall e Wahloo non erano propriamente Ken Follet…e anche in questi romanzi ho di nuovo, per altro, il problema di riuscire a memorizzare ‘sti nomi impronunciabili con mille dieresi.<br />Altra pecca - ma questa certo non imputabile all'autore - il dannatissimo formato dell'Iperborea, davvero scomodissimo da leggere. Basta Arto.chiskywhttp://www.blogger.com/profile/04350127337386868616noreply@blogger.com1