
Entrata all’Isozaki con altezzosa superiorità solo “per fare compagnia al bambino-Metà” che voleva vedere i dinosauri dal vivo, ne esco esaltata come alla prima di Jurassic Park e dispiaciutissima di non avere avuto il coraggio non solo di infilarmi la maschera in gommapiuma, ma neanche di avvicinarmi al banco dei gadget ridicoli.
E va bene, se vogliamo poteva essere considerato infantile per alcuni aspetti e soprattutto nella parte dell’antropologo non hanno preso Alberto Angela ma un tizio qualsiasi (tzè), peró UAO, la grandezza naturale dei bestioni era impressionante e le loro movenze realistiche al massimo, coda, testa, palpebre, zampe. Audio strepitoso – quando LA T-rex (perchè la femmina era più grande del maschio!) ha fatto il suo ingresso trionfale per difendere il cucciolo RRROOOARRRRRRR, battimani generale del pubblico!!! Bello, forse siamo tutti ancora un pó bambini, meno male.
Fantastica la vegetazione gonfiata ad aria compressa, equiseti, felci, palme e soprattutto i fiori, colori incredibili, divertenti le farfalle a coriandoli sparati in aria, decisamente d’effetto le luci, meteorite messicano distruttivo incluso.
Una nota a parte merita l’anchilosauro. Corazza ossea a placche, massiccia, che ricopre tutto il corpo, coda a mazza ferrata, le ossa craniche hanno compresso talmente la testa da ridurre al minimo il cervello che serve solo a procacciarsi il cibo e a difendersi. Ma non vi ricorda molti esseri umani?
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