Il film è essenzialmente la storia di un viaggio alla scoperta di se stessi e della compassione che non si credeva di essere più in grado di provare. Sullo stesso genere devo ammettere di aver apprezzato di più Ogni Cosa è Illuminata, un film unico nel suo genere per personaggi, trama e fotografia a girasoli...ma anche questo on-the-road è gradevolissimo e ben recitato (premessa: non ho letto il libro di Yehoshua da cui è tratto, quindi non posso fare confronti di sorta con il romanzo).Una donna rumena che lavora nel più grosso panificio di Gerusalemme, muore in un attentato e per giorni nessuno si accorge della sua sparizione e ne reclama il corpo. Un reporter d'assalto che ha seguito la vicenda, accusa di "inumanità" il responsabile delle risorse umane del panificio che palesemente non sa neanche chi fosse e che faccia avesse la sua dipendente. Spinto dal rimorso, questi intraprende il viaggio a spese della ricchissima proprietaria del panificio che non vuole fango sulla sua attività, per riportare con tutti gli onori il corpo della donna a casa. Troverà ad attedenderlo l'incontenibile console israeliana con il marito succube e la famiglia sfaldata della donna, il marito da cui aveva divorziato, il figlio quattordicenne ribelle e la madre vedova che vive in un paesino remoto in mezzo alla neve in cui il freddo e l'abbandono trapelano a ogni inquadratura.
Dimostrerà a se stesso e agli altri (sua figlia, la moglie da cui si sta separando) di avere la capacità di mantenere finalmente le promesse fatte e tornerà a casa un pò più saggio e più "umano".
Bravi tutti gli attori, belle le musiche e dialoghi spesso divertenti nonostante l'argomento non sia dei più allegri. Da vedere!
Il libro mi era piaciuto un sacco ...xò io sono una patita di Yehoshua!!!
RispondiEliminaConfermo che il libro sia notevole...ovviamente più corposo e completo del film, soprattutto nella parte pre-viaggio. Voglio leggere altro di Yehoshua!
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