martedì 30 marzo 2010

Pasta funghi&patate

Questa ricetta per condire la pasta – secondo me la morte sua è la pasta lunga e spessa, tipo bucatini – è un mix di spunti che ho beccato sul sito cooker.net un giorno in cui cercavo un’idea autunnale da proporre a MetàMela anzichè le solite “pasta al sugo rosso”, “pasta al tonno”, “pasta al sugo rosso e tonno”. Risultato: io l’ho AMATA alla follia e ME la ripropongo spesso e volentieri...MetàMela, quando io la preparo, si fa la pasta al tonno.


Ingredienti x 1 (sigh, che triste...) persona:

- 1 patata di media grandezza
- 1 manciata di funghi porcini surgelati
- ½ misurino di dado in polvere
- erbette varie (erba cipollina, rosmarino, timo...)
- tocco di classe: un paio di abbondanti cucchiaiate di ceci in scatola!

Preparazione:

Facilissimo. Tagliuzzare la patata sbucciata (specifico, vuoi mai...) a dadini piccolissimi – che cosí cuociono più in fretta – e schiaffare i suddetti in una padella antiaderente con 2 cucchiai di olio evo lasciandoli soffrigere leggermente. Aggiungere un paio di mestoli d’acqua e il dado e mescolare. Dopo una decina di minuti aggiungere i funghi, le erbette, una spolverata di pepe e lasciar cuocere altri 5-6 minuti circa a fuoco basso, regolando eventualmente di acqua e aggiungendo i ceci – se piacciono. Il sugo é pronto quando assume un aspetto bello “papposo”. Bucatini al dente, abbondante parmigiano et voilà...le jè son fè. Per la pasta al tonno, prendere una scatola di tonno e versarne il contenuto sui bucatini ;-P

lunedì 29 marzo 2010

La canzone di Colombano

Maronna, finalmente l'ho finito. E' DECISAMENTE peso. Sull'onda di "Treno 8017", sempre di Perissinotto, scrittore torinese doc, ho voluto comprare anche questo romanzo...ma l'ho trovato davvero ostico da buttare giú...e infatti ne ho inframezzato la lettura con l’ultimo di Camilleri. Sempre basato su un episodio storico, come il “Treno”, questo romanzo ha come traccia una canzone del sedicesimo secolo che tratta l’ingiusta incarcerazione di Romean Colombano, un maestro minatore provenzale chiamato in Italia per eseguire da solo l’immane opera del traforo della Thuille in Val di Susa, accusato dell’omicidio della famiglia di pastori che gli dava alloggio. L’intreccio giallo mi aveva incuriosita anche perchè ambientato tanto in lá nel tempo e in effetti la trama puó essere considerata interessante, dal punto di vista strettamente storico...ma lo stile è pesantissimo, davvero da sedicesimo secolo, con numerosissime parti in latino per riportare i vari editti di cui si serve il protagonista, il giudice Ippolito, difensore di Colombano, per tentare di capire chi ha incastrato il minatore. Faticoso. Peccato, perchè i personaggi sono ben inquadrati nel loro contesto sociale e la vicenda, fosse stata scritta in maniera un po’ piú “attuale”, sarebbe sicuramente risultata intrigante il giusto.

Il profeta

... di Jacques Audiard

150 minuti di NOIA allo stato puro :-((!!!
Le recensioni su Il profeta sono superlative, il guru Alessio arriva addirittura a definirlo il film PERFETTO!!!
Dello stesso regista avevo visto "Sulle mie labbre" davvero bello con una strepitosa
Emanuelle Devos ... mi aspettavo di vedere qualcosa di molto vicino al capolavoro!
Il titolo al completo è "Il profeta (a capo;)) uccidi o sarai ucciso" che poi è il leitmotiv delle 2 ore e mezzo in un carcere che diventa palestra/scuola di vita!!!
Sulla lunghezza si sarebbe potuto anche sorvolare se però non fosse stata accompagnata da una piattezza emotiva mostruosa ... pathos ZERO, nonostante il cast composto da attori praticamente sconosciuti, ma molto molto bravi ... soprattutto il Profeta Tahar Rahim (tra l'altro anche grande gnocco;)!!!
Da vedere per domandarsi dopo "perchè ... molto rumore per nulla?!?!?!?!?"

Mine vaganti

... di Ferzan Ozpetek

Ossia un inno corale sull'infelicità auto-inflitta perchè non si ha il coraggio di dire/fare quello che si pensa/vuole davvero!!! Il pretesto è quell'omosessualità non dichiarata a partire dal quale si dipanano le singole ed individuali "infelicità".
A me Ozpetek non piace tantissimo per cui sono andata a vedere Mine Vaganti per potere poi criticarlo con cognizione di causa!!!
E invece, forse perchè le aspettative erano pressocchè nulle, ho trovato il film davvero strepitoso. Ho riso a crepapelle per tutta la durata e un po' prima della fine ho anche pianto ... da vedere nonostante lo scamarcione nazionale ;-)))!!!!

PS: nel caso sceglieste l'Eliseo in piazza Sabotino, dopo il film fermatevi alla Taverna Greca in via Monginevro a due passi dal cinema ... 'na goduria per la GOLA:) ... il gyros di pollo, maiale e gli spiedini sono strepitosi ... la prossima volta vado di moussaka ...

domenica 28 marzo 2010

A long time ago, in a galaxy far, far away...

...TA-TA-TA-TAAAAA-TA-TA-TA-TA-TAAAA-TA-TA-TA-TA-TAAAA-TA-TA-TA-TA-TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
OOOOOMMMIIOOOOODDDDIOOOOOOO!!!!!! STAR WARS IN CONCERT sabato a milanooooooooo!!!!! FANTASTICOOOOOOOOOOOO!!!!!AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!


ME-RA-VI-GLIO-SO!!!!! Non ci sono altre parole. A partire dalla sigla della 20th, alle prime TONANTI note del main theme di Williams (DELIRIO ASSOLUTO!), il cuore non ha smesso di strizzarsi un attimo, alternando momenti di pompata a raffica sulla marcia imperiale, a momenti di struggimento galattico sulle immagini che scorrevano sul megaschermo, sulle luci laser sparate ad effetto durante il concerto e ATTENZIONE, sulla comparsa di Anthony Daniels (C-3PO) personalmente di persona (AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!!) che presentava i brani raccontando la storia dell'Impero e della Ribellione, troppo simpa ("Le probabilità di uscire vivi da un campo di asteroidi sono 1 su 300 milioni", ah, ah, una delle sue mitiche battute da robot nell' "Impero colpisce ancora" che ha interpretato muovendosi come C-3...ma da piangere!!!!!!). E quando ha detto, in italiano per giunta, "Che la Forza sia con voi, sempre" a fine concerto? AAAAAAAHHHHHHHHH!!!! E quando lodava a oltranza il suo personaggio, facendoci morire dalla risate, prima di presentare il tema musicale su cui lui e R2-D2 si incamminano nel deserto di Tatooine? E quando nel silenzio del teatro si è sentito: "Lord Vader", "Yes Master"..."RAISE!"...e BUM! Darth Vader in tutta la sua possenza Oscura (unico momento galvanizzante della trilogia nuova) è comparso sul megaschermo???? E quando Luke fissa malinconico i due soli di Tatooine al tramonto pensando che non riuscira' mai ad andarsene da quel sasso cosmico?
Troppa voglia di rivederli tutti e 3 (snobbo&skifo la nuova trilogia), troppa voglia di URLARE durante il concerto per questa musica con le ali che da 30 anni ormai mi gasa a dismisura e non so neanche io perchè.
MAGIA PURA!!!
E poi, sì, sono una fanatica consumista e ho comprato la maglietta, ecco. Ma è bellissima.

venerdì 26 marzo 2010

Il Nipote del Negus

Uscito ieri, comprato ieri sera, fumato in 1 ora e mezza.
Commento: ahahahahahahah!!!! AHAHAHAHAHAHAHA!!!! Camerata Federale! Resistere, romanamente resistere! La lettera va affidata a un camerata di comprovata fede fascista! Eja, eja, alalà! Ma questo è un complotto bolscevico! ...sembrava di sentire uno di quei filmati dell’Istituto Luce o Guzzanti in “Fascisti su Marte” (o anche il nostro Presidente in un comizio elettorale, dipende).
Sullo stesso stile della “Concessione del telefono”, quest’ennesima riprova del talento di Camilleri nel riprodurre italiota stupidità e variopinte lungaggini burocratiche, alterna parti con spettacolari dialoghi scritti in siculo doc alla Catarella (i vigatesi, incuriositi dall’arrivo dell’etiope che si vocifera dotato di elefantiache proporzioni, “nel naso?”, “ca quale naso e naso!!!”) o in fascistoide (i burocrati, romanamente dediti alla venerazione del mascellone), a parti di fittissimi botta-risposta fatti di proclami, missive, telegrammi fra Questore di Montelusa, commissario di polizia di Vigata (l’unico personaggio dotato di cervello, alla Montalbano, che intuisce le trame dell’etiope), ministero degli Esteri, Prefetto.
Il protagonista, il nipote di Ailè Selassiè, che viene ritratto attraverso le descrizioni altrui e non compare mai in prima persona, si rivela un furbissimo vitellone 19enne selvaggiamente libero da qualsiasi scrupolo sessuale, un godereccio amante della bella vita e dei bei vestiti che spende e spande i soldi carpiti all’ottusa amministrazione romana, sbeffeggiando mascellone e regia sovranità tutta.

Come anticipa Camilleri stesso dal suo sito: http://www.vigata.org/bibliografia/ilnipotedelnegus.shtml
«In questo romanzo prendo spunto da un fatto realmente accaduto. Negli anni Trenta a Caltanissetta, prima della guerra d’Etiopia, venne a studiare nella scuola mineraria il nipote del Negus, ovviamente spesato dalla sua Corte. Si trattava di un principe di sangue reale, un personaggio interessante, originale. Si discuteva dei confini con la Somalia e prese in giro tutti».

Un libro davvero divertente, da rileggere con piú calma, senza ingurgitarlo, gustandone appieno le sottigliezze. Resta lo sconforto di sapere che, al di là della narrazione centrale, purtroppo è tutto vero, tutto è successo veramente. Ci sarebbe da riderne alle lacrime, certe esibizioni di maschia virilità in camicia nera sembrano una barzelletta (“ma no, dai, la gente non poteva essere cosí stupida da credere a ste stronzate”), ma primo sto qui, con tutta la sua spocchia littoria ci ha consegnati nelle mani di Hitler e secondo...boh... impressione mia, ma certi comizi attuali mi ricordano palazzo Venezia. Anche il mascellone aveva promesso di sconfiggere il cancro? Non ricordo bene...

mercoledì 24 marzo 2010

A New Hope...

Vorrei oggi condividere questa BELLA storia, proposta dal Gram sul “Buongiorno”, che per una volta parla di speranza e di gentilezza – dono spesso rarissimo, molti erano assenti ingiustificati quando l’hanno distribuita nell’Empireo.
Per ricordarci che anche l’oceano è fatto di gocce. E per invogliarci a resistere al bruttume che ci attornia, come quando – attenzione alla sottile e raffinata metafora – capita di calciare una busa su un prato di montagna e si vede che sotto l’erba è verdissima (questa prelibatezza olfattiva nasce dal fatto che in uff oggi c’è un sublime odore di letame, dovuto – spero – alla concimazione dei campi qui adiacenti).
Ma veniamo alla storia.

Appesi a un palloncino
Sento l’esigenza di una boccata d’aria pura. Perciò, a chi se la fosse persa, vorrei raccontare la piccola storia di assoluta meraviglia che è apparsa nei giorni scorsi su «Specchio dei tempi». Comincia col funerale di Claudio, custode di una scuola materna di Torino, amatissimo da bambini e genitori per la sua disponibilità. Un italiano di quelli che piacciono a noi, che con un gesto o una parola di buon senso riescono a stemperare i problemi e a colmare i vuoti della struttura in cui lavorano. I bambini riempiono fogli di messaggi e disegni per Claudio. Poi, con la serietà di cui solo loro sono capaci, decidono di recapitarglieli. Come? Ma che domanda stupida, scusate. Attaccandoli a un palloncino in grado di volare fino a lui.
Detto fatto: il palloncino carico di corrispondenza viene liberato nel cielo di Torino. Per un paio di settimane non se ne sa più nulla. Quand’ecco che alla scuola materna arriva una lettera. «Sono una nonna di 70 anni e abito a Parma. Anch’io ho dei nipotini che vanno all’asilo. Volevo dirvi che il palloncino del vostro amico Claudio è arrivato. Caduto su un prato verde appena scoperto dalla neve. Io ho ricordato il vostro amico nelle mie preghiere, ma sono certa che da lassù sarà lui a proteggere voi, che siete stati capaci di un gesto così gentile». La prima volta che l’ho letta mi sono venuti i lacrimoni. E anche adesso, insomma. Sarà l’età che avanza. O forse la consapevolezza che fin quando ci saranno persone come Claudio, come la nonna di Parma e come quei bambini, non proprio tutto è perduto.

lunedì 22 marzo 2010

Flash Forward is BACK!

Data la bruciante delusione mista a inkazzo che sta provocando questa sesta e ultima stagione di Lost a me e alla Metà (J.J. sta rischiando di brutto la zingarata a Los Angeles con cassa di pomodori marci nel bagaglio a mano), con immensa gioia ci siamo catafottuti sull’11esima puntata di Flash Forward, ricominciato la settimana scorsa dopo l’eterna pausa dovuta alle olimpiadi di Vancouver...beh, strepitosa, che altro dire?
Sí, Joseph Fiennes è espressivo come il fratello in Harry Potter quando ancora non è Voldemort formato e si crogiola nel fango primordiale...però...però viene immensamente compensato dal mitico Dominic (alias Charlie di Lost, Merry del Signore degli Anelli e Simon Campos qui), kattivo e orecchiuto come non mai, voltagabbana con pochi scrupoli, genio bastardo del Male e pure un po’assassino...ma proprio per questo uno dei personaggi per me piú poliedrici e interessanti della serie.
Questa doppia puntatona è stata davvero intrigante, paradossi temporali a raffica, fisicaccia startrekkomane roboante (tachionic dark matter e petaelettronvolts a strafottere), dualismo lostiano fate vs. free will e molte faccende irrisolte finalmente spiegate (inclusa l’identita del Suspect Zero e la funzione dei trash anelli da pappone moldavo), anche se purtroppo cade la Teoria formulata da me e Metà sulle due realtà alternative generate dal black-out...molto probabilmente J.J. ci ha sentiti e l’ha usata per Lost 6, tzè.
Purtroppo mi si dice che lo share negli USA sia sempre infimo e che quindi non solo la seconda serie sia a rischio (meglio, secondo me, vuol dire che sarebbero costretti a spiegare tutto in questa!), ma che anche le ultime puntate dell’attuale potrebbero essere sospese (e a me toccherebbe un’ulteriore zingarata a Los Angeles con i pomodori, ma che fatica...).
Non male il fatto che si riesca a seguire ABBASTANZA bene anche in lingua originale...stranamente riesco a capire il capo di Mark all'FBI, Simon nonostante la pronuncia irish, la baby sitter gnokka di Charlie e a interpolare Lloyd, Bryce, Mark e Aaron...Penny-Olivia e la lesbo collega di Mark, diciamocelo...ne capisco i "Ies" e i "Nou", shit. Però ieri anche senza sottotitoli (che abbiamo avuto il raptus di aggiungere praticamente alla fine della puntata) siamo riusciti a capire tutto TRANNE i punti fondamentali ;-)
Ansiosa di leggere il libro che giace da tempo immemorabile sul comodino...

giovedì 18 marzo 2010

MITICA ZINGARATA Brux&Antwerpen!!!

Due mesi fa circa la Paoletta, per la serie “chi ha pane non ha denti”, mi fa: “Miiii che palle, devo andare ad Anversa a un convegno, non ho voglia, ma perchè ho detto che sarei andata e bla e bla”...scatta entusiasta&spontaneo il mio “Ma...e se ti accompagnassi?” cosi come scatta il suo pipparolo (vedi post “Le pippe”) “Miiiiii, ma ti annoieresti, io sono al convegno tutto il giorno, tu dovresti stare da sola...”...come se per me fosse mai stato un problema godermi estatica una città nuova con i suoi odori da sola, gironzando a testa alta e sorriso ebete stampato in faccia, fotografando a raffica tutta la ruggine sulle ringhiere che incontro on the way (sono malata?), appiccicandomi sbavante alle vetrine dei maitre chocolatiers belgi, gustandomi un litro di Grimbergen con pollo al curry dopo essermi detta “Ma no, dai, prendo solo un panino e una coca se no poi sai il colesterolo”, visitando il Museo Magritte – sempre siano lodati gli imperi delle luci – ambientato splendidamente a due passi dal palazzo reale, ridacchiando imbarazzata alla vista del pistolino del Manneken Pis, gaudendo alla vista dell'Atomium e del look star wars delle scale mobili interne, comprando magliette tamarre per fra&Metà e calamite per la cappa ancora peggio, prendendo il 63 dalla parte esattamente opposta a quella che mi serviva e accorgendomene al capolinea, slappandomi una belgaufre 'o sciocolà seduta su un gradino nella Grand Place, sfoggiando il mio perfetto mix vinchiese-francoanglofono (bongiur, fenkiu, me ui, parlapà), magnandomi un paio di kg di cozze al curry con altra birra, bevendomi un’altra birra ancora (proprio un’altra, non quella di prima) con la Clo che mi ha fatto da guida nei quartieri meno turistici – splendidi, gara con Lisbona mia – e facendomi vedere come solo lei sa fare i suoi negozi preferiti, le sue case preferite, le sue piazzette preferite, i suoi locali preferiti come se fosse nata li e invece ci abita da neanche un anno.
Eh sí, Paoletta, diciamocelo, è stata davvero durissima...uff...che fatica. E anche costosetto come viaggio, visto che HO VOLATO A SCROCCO...ne sai qualcosa????
Comunque, risultato della zingarata: io e la Paoletta di cui sopra, assurdamente malate di viaggi (intesi come metafore di vita e non, vedi post “Le pippe”) e soprattutto di bevute&magnate autoctone, intendiamo tornare al piú presto a scroccare un tetto, un letto, la colazione, il bagno e la compagnia di Clo, includendo stavolta anche Bruges e Liegi che devono essere carucce invero.
Appena ho un sec scrivo per bene il resoconto del viaggio su turistipercaso.it, pubblico le meno peggio foto su webshots e metto i link qui.
Nota conclusiva...sfatiamo il mito che Brux sia una città anonima. Coloratissima - non foss'altro che per le cioccolaterie/biscotterie ovunque, viva gli Speculos! - vivace, artistica, liberty&bella, godereccia. Visitare per credere!
Nota straconclusiva...devo aver messo su 2 kg in 2 giorni :-P

http://turistipercaso.it/belgio/57509/bruxelles-amp-anversa-in-2-giorni.html
http://travel.webshots.com/album/577159441oiQDcz
http://click.e.tripadvisor.com/?qs=d07dd432ebb5edf5b3f2353af57d122203bed8f0bb4a8f44537108c44ca2c04fedca00415d312f4c

Loobia Polo ... from Iran!

Questa MERAVIGLIA di piatto - una delle cose piu' STREPITOSE che abbia mai mangiato, non sto esagerando - e' stata cucinata da Mona, imbattibile ai fornelli per la felicita' di Roberto...e di noi succubi della cucina etnica preparata con una maestria degna di uno chef esperto!

Ingredienti (4 persone):
- 250 g riso Basmati
- 250 g carne macinata
- 200 g fagiolini
- 1 cipolla piccola
- 2 cucchiai di sugo di pomodoro concentrato
- un terzo tazza di olio
- un terzo cucchiaino di zafferano (polvere)
- sale e pepe

Preparazione :
1. bollire l'acqua e aggiungerne 4 cucchiai alla polvere di zafferano
2. lavare il riso Basmati e lasciarlo riposare in acqua per 3 ore.
3. lavare i fagiolini freschi, tagliarli a pezzi e metterli a bollire per 6 minuti circa.
4. tagliare la cipolla in piccoli pezzi e farli rosolare in una padella (in olio di semi).
5. aggiungere la carne tritata e soffriggerla.
6. aggiungere il sugo di pomodoro concentrato, sale, pepe.
7. mettere a bollire acqua in una pentola (8 bicchieri circa).
8. rimuovere l’acqua in eccesso dal riso e versarlo nell’acqua bollente.
9. cuocere per circa 5 minuti e scolare il riso.
10. aggiungere 4 cucchiai di olio in una pentola, successivamente uno strato di riso, uno strato di carne, uno strato di fagiolini e due cucchiaini di zafferano. Continuare così fino ad esaurimento del riso.
11. ricoprire il coperchio della pentola con uno strofinaccio e porlo sulla pentola .
12. cucinare a fuoco basso per 35 minuti. Dopo la cottura la parte di riso sul fondo della pentola diventerà croccante.

...e MERAVIGLIOSAMENTE saporito, aggiungo io...che spettacolo. MITICA Mona! :-)

lunedì 15 marzo 2010

Walking with Dinosaurs!

Ecco il classico spettacolo che ti fa venire voglia di figliare solo per poter passare il pomeriggio – perfettamente giustificato – nel reparto gadget ridicoli. E comprare la testa del T-rex in gommapiuma perche’ “beh, ma è per il bambino”, per poi infilartela tu e andare per lo meno fino alla macchina conciato cosí senza vergogne di sorta, “beh, ma è per fare compagnia al bambino”.
Entrata all’Isozaki con altezzosa superiorità solo “per fare compagnia al bambino-Metà” che voleva vedere i dinosauri dal vivo, ne esco esaltata come alla prima di Jurassic Park e dispiaciutissima di non avere avuto il coraggio non solo di infilarmi la maschera in gommapiuma, ma neanche di avvicinarmi al banco dei gadget ridicoli.
E va bene, se vogliamo poteva essere considerato infantile per alcuni aspetti e soprattutto nella parte dell’antropologo non hanno preso Alberto Angela ma un tizio qualsiasi (tzè), peró UAO, la grandezza naturale dei bestioni era impressionante e le loro movenze realistiche al massimo, coda, testa, palpebre, zampe. Audio strepitoso – quando LA T-rex (perchè la femmina era più grande del maschio!) ha fatto il suo ingresso trionfale per difendere il cucciolo RRROOOARRRRRRR, battimani generale del pubblico!!! Bello, forse siamo tutti ancora un pó bambini, meno male.
Fantastica la vegetazione gonfiata ad aria compressa, equiseti, felci, palme e soprattutto i fiori, colori incredibili, divertenti le farfalle a coriandoli sparati in aria, decisamente d’effetto le luci, meteorite messicano distruttivo incluso.
Una nota a parte merita l’anchilosauro. Corazza ossea a placche, massiccia, che ricopre tutto il corpo, coda a mazza ferrata, le ossa craniche hanno compresso talmente la testa da ridurre al minimo il cervello che serve solo a procacciarsi il cibo e a difendersi. Ma non vi ricorda molti esseri umani?

martedì 9 marzo 2010

Hai vinto Galileo!!!

… con un cameo di Dani:)!

Venerdì scorso sono stata al planetario di Pino Torinese a sentire Odifreddi. C’ero già stata per Vattimo, ma in quell’occasione mi ero davvero smaronata …Vattimo sarà pure Vattimo, ma l’avevo trovato fortemente fuori tema e soprattutto saltante di parentesi in parentesi senza mai chiudere la precedente!!!! Invece Odi che goduria per le orecchie e per gli occhi … grande divulgatore, brillante, ironico, uno che alla battuta “ma ora facciamo un passo indietro”, si volta indietro per guardare dove andare … apre tonde, quadre e arriva alle graffe, ma non ne lascia nessuna in sospeso!!! Insomma STREPITOSO!!!! La serata erano divagazioni sul tema “Dalla Galilea a Galileo, il rapporto tra scienza e fede”… diciamo il suo core business ;-)!!! Ci ha raccontato di Ipparco che già ai suoi tempi facendo due conti sulle maree capisce che doveva esistere qualche altra terra che sarebbe poi stata l’America!!! E poi ha cominciato a tratteggiare il Galilei …il primo “dico” della storia con tanto di contratto dal notaio … calcando la mano soprattutto sui suoi lati piu' tipicamente italiani … un po’ furbetto, un po’ banfone, un po’ troppo tronfio. Insomma grande scienziato, ma piccolo uomo! Un po’ prima della fine l’Odi tocca il tema “perchè si trovano più geni tra i masculi e di meno tra le femmine?” Per un attimo l’ho pensata come il Buongiorno quando alla sig.ra Longari disse “Ahi, ahi, ahi! Mi è caduta sull’uccello ;-)” … ed invece … cita il libro “Avoid boring people” (goduriosi ‘sti giochi di parole;)) di Watson, quello del DNA, dal quale tira fuori la seguente teoria: sulla base di alcuni conti fatti da qualcun altro sono venute fuori due gaussiane: una più strettina (per le donne) e l’altra un po’ piu' allargata per gli uomini; le donne quindi presenterebbero una variabilità inferiore rispetto agli uomini in termini di intelligenza, sono mediamente tutte intelligenti (all’incirca allo stesso modo) mentre gli uomini sono piu' variegati per cui trovi dall’idiota al genio! Le curve sarebbero ulteriormente da indagare :-) , però l’Odi ha chiuso l’argomento in modo elegante “non è questione di definire chi è meglio di chi, uomini e donne sono semplicemente diversi”!
PS: ho raccontato ad un mio amico della mia serata al planetario e lui mi ha detto “Paola, dovresti tr@%&%re di più” e io gli ho risposto “aho … sarà pure vero ke non ho ululato, e non so se lui se ne sia accorto, ma secondo te quando sentivo Odi che stavo facendo;)?!?!?! “
Come dice Dani, “Le vie della libido sono infinite...”, ognuno tiene i surrogati suoi dell’ammore;) … in attesa di quello VERO ;-)!

lunedì 8 marzo 2010

8 Marzo

Vorrei dedicare questo 8 marzo a Z., che è stata uccisa dal padre e dai fratelli perché voleva vestirsi all’occidentale, a M., che è stata costretta a sposarsi a 12 anni al ricco mercante 70enne, a S., che è stata arrestata e torturata perché ha indossato i pantaloni, a L., che è stata lapidata perché accusata di stregoneria in pieno 21° secolo, a G., che ha subito l’infibulazione come sua sorella, sua madre e sua nonna prima di lei, a B., che ha seppellito i genitori sotto le macerie della loro casa colpita dalle bombe, a K., che vive nella discarica in cui ogni giorno cerca di trovare qualcosa di recuperabile per venderlo, a J., che è costretta a prostituirsi da quando aveva 13 anni, a V., che si è vista portare via il figlio nella notte dalla polizia e non ne ha mai più saputo nulla, ad A., che è stata venduta come schiava in un Paese lontano, a F., che è in galera da anni perché ha difeso i diritti delle donne nel suo, di Paese.

Ma anche a D., che ha sempre un sorriso per tutti anche quando non sta bene, a P., che è una grande amica, a C., che ha un entusiasmo contagioso e a T., che mi ha invitata a cena stasera.

E a tutte le Z., M., S., L., G., B., K., J., V., A., F., D., P., C., T. del mondo, perché un pezzo di cielo ci sia per ognuna di loro.

sabato 6 marzo 2010

Invictus

E va bene, è retorico e didascalico...ma a zio Clint si perdona tutto. Perfino il terribile scambio "Hai fatto un ottimo lavoro per il tuo Paese, figliolo", "No, signor Presidente, lei l'ha fatto" (barf). Mancava solo la bandiera a stelle strisce in secondo piano a sventolare e poi la solita, dannatissima americazzata c'era tutta. Ma invece il Paese era il sud Africa, il Presidente Mandela (un grandioso - come sempre - Morgan Freeman, gemello identico dell'originale) e il figliolo un afrikaner doc (Matt Damon in versione omino Michelin ossigenato) che aveva appena glorificato la maglietta verde-oro degli Springboks.
E al diavolo, anche se il finale era noto, anche se la scena della coppa sollevata da una mano nera e una bianca faceva molto Ringo Boys, anche se le scene di delirio collettivo anti-apartheid post-partita potevano sembrare montate ad arte, le unghie sono sparite in un lampo per la tensione dell'ultimo calcio e la lacrima per la speranza di un mondo migliore è scesa a bagnare la guancia. Poche cose come le vittorie sportive riescono a unire popoli divisi (qui da noi credo che il piemontese abbia tollerato il siculo e viceversa solo nel luglio '82, Italia-Germania 3-0, e l'ultima volta che abbiamo fatto il culo ai francesi ma non ricordo con che punteggio).
Bello l'arcobaleno della folla allo stadio - non sapevo che la bandiera sud africana si chiamasse "arcobaleno", mai nome fu più azzeccato e simbolico - bella la musica, bellissima la poesia di Henley (l'ho riportata nel commento) che sprona Mandela a sopravvivere 27 anni in una cella di 2 metri x 2.
Forse non il film più intenso di Clint (vabbè, ma io AMO i Ponti alla follia, non faccio testo...), ma perchè rinunciare a vedere dei buoni sentimenti e a sentirsi ricordare che il perdono è un'arma potentissima?

venerdì 5 marzo 2010

La ritrosa

Qualche tempo fa (non ricordo + quando xkè come dice Briciolina sono "temporalmente afasica"), mi ha preso il trip dei balli occitani. Lo racconto a Ki, Dani e alle altre due donzelle del nostro gruppo, si entusiasmano anche loro e ci iscriviamo ad un corso per principianti!!!
Allora, se siete in coppia e particolarmente gelosi/e, i balli occitani non fanno per voi xkè sono molto + adatti agli scambisti ;-) ...cmq in uno di questi scambi mi capita finalmente un masculo (al nostro corso per la conta dell'altro sesso basta soltanto una mano;))...un certo sig. P!!!
La serata è quella della chapelloise e il maestro dice: "la posizione corretta della mano del cavaliere sulla schiena della dama è all'altezza del reggiseno". Il signor P. coglie al volo il suggerimento e si calamita verso il mio. A questo punto xò decide di improvvisare...e con precisione chirurgica afferra il "mio" gancetto, lo porta ad almeno 1/1.5 cm dalla "mia" schiena e lo molla.. ma non finisce qui xkè si immortala con le seguenti parole "...anke se una volta trovato non andrebbe + mollato".
Diciamo ke la sua fortuna è stata la breve durata della nostra relazione di coppia ;-)!!!!
Racconto l'episodio al Guido, che nel corso di un'altra serata in altro luogo aveva già assistito a simil gesti di cavalleria ;-), e il Guido cosa mi dice: " Dai Paola...non lamentarti poi...se resti single...fai sempre la RITROSA;)))"!!!
Ora non vorrei dire, ma il Guido e il signor P. sono entrambi ingegneri ..."masculi":)... meno male ke a noi "fimmine" il poli non ci fa lo stesso effetto...io mica mi sono messa a giocare a tira e molla con lo slip del signor P...anke xkè diciamocela tutta...mi mancava il coefficiente di elasticità delle sue mutande ;-))!!!!!!

Lo spadaccino

.... di Ivan Turgheniev

Ho appena finito di leggere il libriccino in oggetto ma non sono riuscita a trovare quanto veniva promesso ossia "...racconto pieno di sottintesi e di ambiguità, di indecifrate e decifrabilissime passioni e vocazioni ...".
Scritto tra il 1846 e il 1847, era stato interpretato dai contemporanei dell'autore come "il ritratto di un micidiale imbecille" ...e così è stato per me anche se siamo nel 2010!!!
In sintesi, all'"imbecille", che è anche tremendamente disadattato, gli prende un momento di ordinaria follia causa femmina ke sembra ke ci stia e poi invece fa la ritrosa (come direbbe il Guido;-)) e stecchisce l'altro maschio, quello dall'animo gentile, col quale lei aveva deciso di non far più la ritrosa!!!
Questi sono gli attori protagonisti, ma l'oscar lo vince l'attrice non protagonista;-): la cerbera ... ke per ben due volte deve scortar la donzella mentre fa la passeggiata prima con l'uno e poi con l'altro x limitar eventuali eccessi libidinosi pre-matrimoniali :-)!!!!

... e fatta la/le passeggiata/e era fatta, uniti (o fregati) x il resto della vita ;)!

Se quella cerbera vivesse oggi, il momento di ordinaria follia piglierebbe a lei sentendosi raccontare di due che si incontrano, si conoscono biblicamente (e a volte pure senza passione), si coccolano (xkè oltre alla copula, ci vuole pure il calore ...) e xò mica stanno insieme, mica tengono una relazione ... ma sono "felici" (così dicono) almeno fino a quando non incontrano una/uno +easy di loro o non si imbarcano di brutto (ma solo loro) dell'altro/a!!!
Vabbè che tutti abbiamo, come dice il turgheniev "sete di felicità", ma forse alcune volte l'incapacità di restare da soli e la piattezza emotiva ke si protrae troppo a lungo tempo purtroppo fanno sì che ci si accontenti soltanto di micro-gocce ... di felicità ... e neanche sempre "pasionarie"!!!!

mercoledì 3 marzo 2010

La Chapelloise!

Questa danza frenetica&dinamica e' IN ASSOLUTO quella che per ora trovo piu' spassosa :-) Sto corso di balli occitani e' una vera scoperta (http://www.piemontecultura.net/) ... e l'insegnante, Maria, terribilmente paziente e TENACE anche con le piaghe incapaci di fare 1-2-3 come la sottoscritta...non per nulla insegna anche a bambini e disabili, quindi ha un modo di fare dolcissimo, che rende la lezione rilassante oltre che divertente (anche il Maestro precedente, Claudio, era un tipetto in gamba, ma con approccio totalmente diverso, piu' "infuocato": alla festa mi ha trascinata in pista e polkeggiata a raffica e manco riuscivo a mettere i piedi in terra, altro che 1-2-3!). Pazzesco come, nonostante il panico serpeggi alle prime spiegazioni dei passi, alla fine della lezione il cerchio si chiuda, in tutti i sensi. Applausi a scena aperta.

da wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Chapelloise

Contrariamente ad una tenace leggenda, questa danza non è stata inventata nella città di Chapelle-des-Bois. Deriva da una danza svedese del gruppo dei mixer chiamata Aleman's marsj. Negli anni 1930 è stata importata in Francia da Alick-Maud Pledge. Negli anni 1970 è stata insegnata da A. Dufresne a Chapelle-des-Bois ed avendo egli dimenticato il nome originale ha nominato la danza come Chapelloise. Da qui, con questo nuovo nome, si è ampiamente diffusa in tutta la Francia e nei bal folk d'Europa [...]

La Chapelloise en ronde, la più diffusa oggi, è danzata da un cerchio di coppie che procede in senso antiorario con gli uomini all'interno [...]:
- le coppie avanzano in senso antiorario per quattro passi;
- si girano indietreggiano per quattro passi nello stesso senso;
- avanzano e indietreggiano un'altra volta (è cambiato il senso di marcia);
- si avvicinano tra loro con un saltello e si allontanano (in origine era solo il cavaliere ad avvicinarsi, oggi è diffuso il passo insieme);
- si scambiano di posto: in questo passaggio la dama passa davanti al suo cavaliere e si posiziona all'interno del cerchio;
- di nuovo vicini e lontani; il cavaliere fa fare una "pastourelle" alla sua dama (cioè la fa passare sotto il suo braccio alzato). La dama cambia coppia e raggiunge il cavaliere seguente spostandosi in diagonale per tornare all'esterno del cerchio.

martedì 2 marzo 2010

Le pippe

…altrimenti dette seghe, ma non quelle che si fanno con federica la mano amica …ops … ma quelle che si fanno tutte di cervello!!!
Vi è capitato di farvene qualcuna di quest’ultimo genere????
A me sì … così tante che se si fosse trattato dell’altro genere e io pure fossi dell’altro genere avrei calli a manetta.
Quello ke però mi capita è ke una pippa tira l’altra …ma come si fa!!!!!!
All’improvviso ti capita di sentire/leggere qualcosa (da sola oppure in compagnia), e il cervello parte di sghimbescio … allora cominci “mah kissà forse quella robba non vuol dire quella robba là, forse in realtà quello/quella hanno voluto far passare tutt’altro messaggio …” ovviamente nulla di positivo” …e allora ‘sto povero cervello ke già andava di sghimbescio si inluppa …ma di brutto …e allora arrivi pure a castigarti, a pensare che te lo meriti …etc…etc...!!!
Sì lo so … state pensando …prendi le pagine gialle e apri sotto la lettera P di psichiatra e sai quanti ne trovi ke ti possono dare la famosa mano …
Io xò a questo punto sono fortunata …xkè Briciola e Ki mi danno il reset …e mi riappacificano di nuovo col mondo “vero” e spazzano via il cervello a “sghimbescio”!!!

Concludo con questa frase di Briciola … ke trovo davvero strepitosa: “Non è che in tutto quello che facciamo ci sia una lezione di vita da assurgere come paradigma esistenziale...” !!!!
Grazie a Briciola (l’amore mio piccolino) e grazie a Ki … la mia metà virtuale :-)!!!!

Da che parte girarsi...

Dal "Buongiorno" di Gramellini di ieri...non sai se inkazzarti di piu' per la stupidita' imperante o per la plateale mancanza di rispetto. E quindi? Partito dei Pensionati un'altra volta? No TAV? Il nostro Principe Ereditario? Oppure lui ormai si dedica solo piu' alla Musica, come Carla'? Pagliacci. E' Buio ovunque.

Capitale sciatta, oltre che corrotta. Nazione peggio che infetta: disperata. Quanto succede a Roma in queste ore è lo specchio di un Paese che affoga drammaticamente nel ridicolo. Cominciamo dal Pdl, che è riuscito nell’impresa di presentare le sue liste al di là dell’orario consentito. L’immane compito era affidato a un ex socialista, tale Alfredo Milioni, visto uscire di corsa dall’ufficio elettorale a mezzogiorno meno un quarto come se avesse dimenticato qualcosa (i simboli, le firme, la trebisonda: non si è ancora capito bene). Ha poi tentato di rientrarvi a tempo scaduto, dopo aver approfittato della pausa-pranzo «pe’ magnà quarcosa». [...] Per colpa sua il primo partito italiano, quello che esprime il presidente del Consiglio e il sindaco di Roma, è stato escluso dalle Competizione nella Capitale e rischia di restare fuori dal Consiglio regionale del Lazio [...] Su questo episodio di ordinaria trasandatezza sono già fiorite versioni suggestive: c’è chi narra di un ritardo dovuto a litigi furibondi nella compilazione delle liste (si sa che finiani e berluscones si amano da impazzire), chi di un’azione ostruzionistica da parte dei seguaci «gandhiani» della Bonino, che si sarebbero sdraiati per terra nei corridoi dell’ufficio elettorale pur di impedire a Milioni il raggiungimento dell’agognata meta.
[...] Naturalmente non sarà facile tenere il Pdl fuori dalle urne, e forse non sarebbe nemmeno giusto nei confronti dei suoi incolpevoli elettori. Così alla fine assisteremo all’ennesimo pasticciaccio brutto, cucinato a colpi di deroghe e leggine. A uscirne sconfitta sarà ancora una volta la credibilità di una classe politica composta da personale che, anche quando non è disonesto, si rivela sconsolatamente mediocre.
Mediocre oppure sprezzante. Volgendo lo sguardo a sinistra, infatti, ci si imbatte nella scelta di dubbio gusto di Emma Bonino, che accetta la collaborazione dei terroristi neri Mambro e Fioravanti, rei confessi di numerosi omicidi politici. La Bonino sostiene che i due assassini hanno saldato il loro debito con la società. Ma una cosa è la legge, un’altra è, o dovrebbe essere, la sensibilità di un leader. Nessuna norma può impedire a chi sparava alla gente di collaborare alla campagna elettorale di Emma Bonino. Dovrebbe essere la stessa Bonino a impedirlo. Perché chi ha commesso reati di sangue può tornare in libertà dopo aver scontato la pena, ma non occuparsi attivamente di politica, neanche da posizione defilata: è una forma di elementare rispetto nei confronti dei familiari delle vittime. Nessuno tocchi Caino, va bene: ma almeno non fatecelo trovare nel retropalco dei comizi.
Riassumendo: a Roma gli elettori del Pdl non sanno neppure se potranno votarlo, mentre gli elettori del Pd si scoprono a braccetto con i terroristi di destra. Se aggiungiamo queste delizie alle truffe e alle ruberie che stanno trasformando la lettura dei giornali in un percorso di guerra, si può ben dire che la politica abbia messo inconsapevolmente in atto una delle più massicce campagne di astensionismo della storia.


http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=769&ID_sezione=56&sezione=

lunedì 1 marzo 2010

Il senso di Diego per la Neve ;-)

Battezzato "il Guru" durante il we rupestre per alcune perle di saggezza che ha saputo lanciare al gruppo (talmente perle che da sobria non rieso piu' a ricordarne una!), Sandrino detto Diego o Diego detto Sandrino ha esordito ieri mattina con "No, ma oggi non nevica...". Risultato: una TORMENTA di neve che ci accompagnati durante tutta la discesa dal Selleries alla macchina lasciata a valle. Sto scherzando, scusa Diego, ti prendo un po' in giro...!!!! ;-))))

In realta' questo post vuole celebrare l'unita' spettacolare che si e' creata in un gruppo misto di gente che finora si era solo limitata a sfiorarsi ogni tanto per puro caso. Uniti dalla FATICA ASSURDA patita per arrivare al rifugio Selleries a suon di ciaspole ("1 ora e 3 quarti al massimo" dice la guida alla partenza, ma che simpa. "No, nessuna salita impegnativa", "Manca solo piu' mezz'ora, tranquilli". Inutile dire che ERA TUTTO FALSO! :-D), io, la Meta', Paoletta, la Stefy Danzante e il Guru, siamo diventati una forza compatta contro le avversita' della Natura che ci voleva cibo per lupi dopo la prima salita. Grandiosa armonia collettiva, sicuramente pompata dai 2 litri di vino di sabato sera :-) e assaporata con il te' caldo bevuto dal thermos a mo' di grolla dell'amicizia.
Arriviamo alla meta dopo 2 ore e mezza abbondanti (ultimi su un gruppo di 43, ci tengo orgogliosa a sottolinearlo), ma il patimento e' subito compensato dalla vista della location: impatto visivo grandioso quando, sbucati dall'ultima (stavolta davvero) curva, vediamo il rifugio illuminato sotto una fitta nevicata e in una conca circondata da montagne pazzesche. Caloroso - in tutti i sensi - benevenuto dei gestori, Massimo e Sylvie (l'ottima cuoca!) che ci accompagnano subito nella nostra stanza al secondo piano, dove scopriamo di averla tutta a nostra disposizione con il bagno - con DOCCIA! Mai fu piu' gradita! - altrettanto riservato a noi soli. Scesi per cena, gustiamo l'ottima cucina del posto in un ambiente caloroso e goliardico: un tagliere misto di lonza con salsa tonnata, vol-au-vent ai funghi, sformato di carote, zuppa di verza e fontina e poi - meraviglia - polenta concia e normale alle quali abbinare salsiccia al sugo, IDILLIACA fonduta di gorgonzola e cervo al cioccolato (UNICO!). Un buon vino rosso e liquori locali hanno completato questa cena incredibilmente ricca di atmosfera. I proprietari e i camerieri meritano una menzione d'onore per la cortesia dimostrata, davvero mitici!!!
E poi diciamocelo: ma che figata e' dormire in rifugio, nei letti a castello, dopo una magnata colossale, con persone con le quali sei in sintonia perfetta, mentre fuori imperversa la tormenta che imbianca tutto il paesaggio fino a che la terra inizia a confondersi col cielo?
E' una di quelle sensazioni che io chiamo "primarie", molto panteiste, molto Avatar ;-)