lunedì 13 settembre 2010

Jack

Jack è un sedicenne americano come tanti, quindi con bagaglio di genitori divorziati al seguito, madre che cambia amante (trovandone sempre uno più strambo dell’altro) spesso e volentieri, problemi ormonali a palla, problemi scolastici e problemi con le ragazze, a cui un giorno il padre confessa di essere gay. Apriti cielo. All’improvviso il “segreto” è sotto gli occhi di tutti, compaiono le scritte “finocchio” sull’armadietto della scuola, arrivano le prese in giro dei compagni e la sensazione di essere additato e messo in disparte per “colpe” non sue. Ma scopre anche che il padre della più bella della scuola è altrettanto gay, e questo lo avvicina alla ragazza riuscendo alla fine a conquistarla, che quella che riteneva essere la sua famiglia perfetta – quella di Max, il suo migliore amico – in realtá è molto peggio dell’abbozzo della sua, che Max stesso è comunque sempre dalla sua parte e non lo ghettizza affatto, e di non aver perso il suo tocco magico a basket, diventando anche l’eroe della scuola dopo una partita grandiosa.
E alla fine imparerá a convivere con i gusti paterni tollerandone il di lui compagno, Bob, quando capisce che la vita è fatta di scelte, difficili a volte, e che entrambi i suoi genitori – che fra l’altro riescono finalmente a riappacificarsi nel momento in cui si trovano a dover fronteggiare un’emergenza comune – le hanno appunto fatte senza però mai smettere di volergli tutto il bene possibile.
Il romanzo “di formazione” è MOLTO divertente. Scritto in prima persona, è un continuo succedersi di micidiali battute botta-e-risposta fra Jack e i vari personaggi (il padre iperapprensivo, la madre sklerata, il suo ultimo compagno new-age e soprattutto l’acido istruttore di guida...le parti relative alle lezioni su strada raggiungono l’apice della comicitá) e, a parer mio, gli si perdonano alcune ingenuitá, in primis il fatto che Jack si esprima e talvolta agisca come un ragazzo molto più maturo dei suoi 16 anni.
Max in particolare, pur essendo una macchietta, ha alcuni atteggiamenti deliranti/psicotici davvero comici, senza contare le parti in cui viene descritto mangiare in quantitá industriale qualsiasi porcheria gli capiti sotto tiro (inclusi gli avanzi addentati altrui, disgustoso).

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