Jack è un sedicenne americano come tanti, quindi con bagaglio di genitori divorziati al seguito, madre che cambia amante (trovandone sempre uno più strambo dell’altro) spesso e volentieri, problemi ormonali a palla, problemi scolastici e problemi con le ragazze, a cui un giorno il padre confessa di essere gay. Apriti cielo. All’improvviso il “segreto” è sotto gli occhi di tutti, compaiono le scritte “finocchio” sull’armadietto della scuola, arrivano le prese in giro dei compagni e la sensazione di essere additato e messo in disparte per “colpe” non sue. Ma scopre anche che il padre della più bella della scuola è altrettanto gay, e questo lo avvicina alla ragazza riuscendo alla fine a conquistarla, che quella che riteneva essere la sua famiglia perfetta – quella di Max, il suo migliore amico – in realtá è molto peggio dell’abbozzo della sua, che Max stesso è comunque sempre dalla sua parte e non lo ghettizza affatto, e di non aver perso il suo tocco magico a basket, diventando anche l’eroe della scuola dopo una partita grandiosa.
E alla fine imparerá a convivere con i gusti paterni tollerandone il di lui compagno, Bob, quando capisce che la vita è fatta di scelte, difficili a volte, e che entrambi i suoi genitori – che fra l’altro riescono finalmente a riappacificarsi nel momento in cui si trovano a dover fronteggiare un’emergenza comune – le hanno appunto fatte senza però mai smettere di volergli tutto il bene possibile.
Il romanzo “di formazione” è MOLTO divertente. Scritto in prima persona, è un continuo succedersi di micidiali battute botta-e-risposta fra Jack e i vari personaggi (il padre iperapprensivo, la madre sklerata, il suo ultimo compagno new-age e soprattutto l’acido istruttore di guida...le parti relative alle lezioni su strada raggiungono l’apice della comicitá) e, a parer mio, gli si perdonano alcune ingenuitá, in primis il fatto che Jack si esprima e talvolta agisca come un ragazzo molto più maturo dei suoi 16 anni.
Max in particolare, pur essendo una macchietta, ha alcuni atteggiamenti deliranti/psicotici davvero comici, senza contare le parti in cui viene descritto mangiare in quantitá industriale qualsiasi porcheria gli capiti sotto tiro (inclusi gli avanzi addentati altrui, disgustoso).
Falquo
11 anni fa
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