Vorrei quest’oggi ivi dettagliare la filosofia del Coglione Pericoloso con le immortali parole dell’illustrissimo Eduardo A. Sacheri, autore dell’Opera Mirabile “Il Segreto dei Suoi Occhi”.
E vorrei dedicare quest’Ode sapiente al più pericoloso dei coglioni con il quale ultimamente mi tocca avere a che fare per motivi di lavoro. Avevo giá in precedenza avuto sentore che costui fosse un pomposo beota, ma ripensando alle memorabili pagine del Libro, ho deciso che no, egli può decisamente essere classificato come Coglione Pericoloso.
Vado a esporre:
[...] Il tribunale in cui lavoravo aveva funzionato bene, ma adesso era nelle mani di un coglione. Uno di quelli della peggior specie, con la pretesa di far carriera in fretta. Infatti il coglione che sente di essere arrivato al culmine delle sue possibilitá tende a ridurre al minimo le sue azioni. Intuisce, almeno oscuramente, di essere un coglione e se ritiene di aver raggiunto la vetta si sente soddisfatto. Perciò ha paura. Teme che gli altri si accorgano alla prima occhiata che è un coglione. Teme di fare qualche fesseria che lo riveli agli altri, se giá non se ne sono accorti, e se ne sta buono. Riduce al minimo i suoi movimenti e lascia che la vita gli scorra accanto. I suoi subordinati, quindi, possono lavorare in santa pace, fare quello che sanno e addirittura mischiare le loro competenze con l’inerzia del loro capo facendolo sembrare intelligente, o perlomeno un po’ meno coglione.
Il coglione che vuol far carriera, invece, presenta due problemi: anzitutto si sente pieno di energie, di entusiasmo, straripante di iniziative. Energie, entusiasmo e iniziative sgorgano da lui come da una sorgente, e vuole mostrarle apertamente ai suoi superiori perchè si rendano conto di avere fra le mani un diamante, sprecato in un incarico molto al di sotto dei suoi meriti morali e intellettuali. E qui subentra il secondo problema: questa particolare categoria di coglioni all’incoscienza unisce la faccia tosta. Infatti, se coltiva il sogno di fare carriera è perchè sente di avere le qualitá per riuscirci, e può arrivare persino a sentirsi trattato ingiustamente dalla vita e dal prossimo, che gli negano un’aspirazione intrinsecamente legittima. L’incoscienza e la grinta, quindi, rendono pericoloso il coglione. Lo mettono in condizione di costruire una minaccia, non tanto per sè ma per gli altri. [...]
Io, a costui, auguro di fare una veloce e brillante carriera. In un altro ufficio, o, possibilmente, in un'altra ditta o, financo, su un altro pianeta.
E a questo proposito:
http://www.youtube.com/user/morn1415
Falquo
11 anni fa
Quale post delizioso ho appena letto!
RispondiEliminaSono perfettamente concorde, tanto dal fare outing e, senza paura affermo che, dove lavoro io sono presenti entrambe le categorie di COGLIONI!!!
Il coglione non pericoloso lo hai descritto perfettamente con la sola differenza che il mio in realtà non lo sarebbe, ma si è rassegnato a comportarsi in quanto tale.
Il mio Coglione Pericoloso invece non straripa in innumerevoli iniziative lavorative, ma solo perché nella sua ristretta mente non trovano spazio nella vita normale ne ha innumerevoli che abbandona quasi subito per incapacità o perchè dovendo interfacciarsi con esseri senzienti finisce per litigarci e andarsene.
E' convinto di essere un genio incompreso e pertanto espone le sue poche idee, altrimenti conosciute dal mondo come cazzate, ammorbandoti per ore e ore con le sue congetture senza capo ne coda.
Ovviamente è stra-convinto di essere stato defraudato delle stellette da piciu che sono finite sulle spalle di altri suoi quasi pari che, nel corso degli anni, lo hanno sorpassato di carriera.
Dove lavoro io i massimi capi sono però buoni e lo tollerano, anche se pecora nera, in quanto facente parte della loro stirpe originaria e anzi pur sapendo che ogni cosa affidata non produrrà mai nulla lo gratificano annualmente perchè: "poverino il coglione non ha fatto carriera!"
cmq quel bimbetto lì è avanti ...ha già capito tutto della vita o meglio dell'atteggiamento GIUSTO da tenere nei confronti dei tanti CP con i quali si è costretti a condividere lo spazio fisico su questa terra!!!!!!
RispondiElimina