[Ref. Post “A che Punto é la Donna Informata dei Fatti”, http://kifreewheel.blogspot.com/2011/02/che-punto-e-la-donna-informata-sui.html]
Ecco, questo romanzo qui, lungi dall’essere “brutto” é peró meno intrigante dei precedenti di F&L che ho letto recentemente. Piuttosto lento nell’ingranare, ha infatti una lunghissima presentazione dei personaggi – e sono effettivamente molto numerosi – che abitano l’esclusivo borgo residenziale nella pineta della Gualdana, in Toscana. Particolarmente sotto tono, secondo me, sono state le parti di minuziosissime descrizioni dei tarocchi che interpreta una di loro, una vecchietta ospite nella villa dell'amica svizzera per Natale.
La notte della vigilia, in cui soffia una violenta libecciata, il conte Delaude, furtivamente introdottosi con l'amante nella villa usata essenzialmente come residenza estiva, viene trovato assassinato sulla spiaggia contemporaneamente alla misteriosa sparizione di una donna che avrebbe dovuto partire per Milano ma che lí non é mai arrivata, e del marito, inghiottito dalla pineta durante la notte.
Il tono del romanzo é come sempre piacevolmente leggero e ironico e lo scioglimento dell’inghippo (e vai, stavolta avevo indovinato QUASI tutto!), svelato dal commissario Aurelio Butti e da un altro inquilino della Gualdana, il depressissimo pessimista cronico Gabriele Monforti, ha tutto sommato una spiegazione piú semplice e razionale di quanto potesse sembrare all’inizio delle indagini...
...ma resta indiscussa la netta superioritá overall di “A che Punto é la Notte”.
Falquo
11 anni fa
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