domenica 17 gennaio 2010

Roberto Bolaño

...chi era costui?
Per sfuggire ai -11° di Cogne ieri pomeriggio, mi fiondo in libreria pur sapendo che il 70% buono dei libri che vendono sono a tema montagna. E invece frugando bene trovo "Il gaucho insostenibile" di Bolaño, autore che proprio non conosco ma che la proprietaria mi consiglia con aria estatica. Vediamo un pò...sembra(va) un bel tipo:

Visse la sua infanzia a Los Angeles, Valparaiso, Ouilpué, Vina del Mar e Cauquenes. A tredici anni si trasferì con la sua famiglia in Messico. Visse la sua adolescenza concentrato nella lettura, chiuso per ore in una biblioteca pubblica di Città del Messico. Nel 1973 decise di tornare in Cile, deciso ad appoggiare il processo di riforme socialiste di Salvador Allende. Alla fine di un lungo viaggio in pullman, autostop e barca (attraversando quasi tutta l’America Latina) arrivò in Cile pochi giorni dopo il colpo di stato effettuato da Pinochet. In seguito a questo fatto decise di unirsi alla resistenza contro il nuovo ordine dittatoriale. Poco tempo dopo venne incarcerato a Conception, ma fu liberato dopo otto giorni, grazie all'aiuto di un compagno di studi dei tempi di Cauquenes, che era tra i poliziotti incaricati di vigilarlo. Questo episodio fu lo spunto per il racconto Detectives.
Tornò in Messico alcuni mesi dopo, e insieme al poeta Mario Santiago Papasquiaro fondò il movimento poetico d'avanguardia infrarealista. Tale movimento si opponeva radicalmente ai poteri dominanti nella poesia messicana ed all'establishment letterario messicano. L'infrarealismo aveva come linee guida la rottura con la letteratura ufficiale e la volontà di stabilirsi come avanguardia. Anche se intorno a questo movimento ruotavano all’incirca una quindicina di poeti, Bolaño e Papasquiaro furono gli esponenti stilisticamente più solidi, autori di una poesia quotidiana, dissonante e con vari elementi dadaisti.
A causa delle sue caratteristiche e dello spirito contestatore, il movimento infrarealista trovò numerosi nemici e detrattori che lo emarginarono e gli negarono qualsiasi tipo di riconoscimento. La popolarità di Bolaño, però, ha fatto sì che questa emarginazione venisse lentamente superata.
Più tardi emigrò in Spagna dove viveva la madre. Lì praticò diversi lavori – vendemmiatore in estate, vigilante notturno in un campeggio a Castelldefels, commesso in un negozio del quartiere – prima di potersi dedicare completamente alla letteratura. Bolaño morì il 15 luglio 2003 all’ospedale Valle de Hebrón di Barcellona, lasciando incompiuto il romanzo 2666 con il quale aveva portato all’estremo la sua inventiva, questa volta attorno a un personaggio che riprende la figura di uno scrittore svanito.

Liberamente tratto da wiki:
http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Bola%C3%B1o

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