sabato 5 giugno 2010

100 anni!

Ganza idea della TITTI :-) di festeggiare i 100 anni del trenino del Bernina, appunto, prendendolo. In splendida forma, molto Sex&the Canton Ticino (ma STRANAMENTE nessun pubblico applauso di elvetici maschi al nostro arrivo), noi 4 amichette prendiamo la macchina fino a Lugano, 2 ore esatte, ci fermiamo in hotel qui una notte in una quadrupla bella casinosa che si affaccia sulla via principale (sono l'unica che riesce a dormire, abituata a via Borgaro...ma spettacolari i proprietari che ci fanno tenere aggratis l'auto nel posteggio dell'hotel per 2 giorni...fantastico), bus il giorno dopo fino a Tirano, 3 ore, trenino fino a St.Moritz, 2 ore, hotel a St.Moritz e ritorno in maniera esattamente simmetrica il giorno dopo ancora. Una divertente zingarata, 3 giorni in tutto, intervallata qua e là da colossali mangiate, come se non fossero bastati i wurstel berlinesi. Il colesterolo ringrazia :-P ...ma vuoi dire di no ai pizzoccheri allo straburro proprio in Valtellina? No di certo.
Le città di sosta, Lugano e St.Moritz non valgono assolutamente il viaggio; belli i lungolago nei dintorni dei quali passeggiare (ginocchio berlinese permettendo!) ma assurdamente piene di negozi griffati che neanche via Roma. Squallido. La montagna, per me, è ben altro. Sembrano carucci invece i paesielli sul lago di Lugano tipo Gandria (che comunque è in Italia, vorrei specificare), visto beatamente dal traghetto in pieno relax e poi il giorno successivo coi capelli dritti nel delirio della strettissima strada a doppio senso in cui il nostro enorme bus ne ha incrociato un altro. Menzione d'onore al guidatore del bus, un omone grande e grosso dalla gentilezza altrettanto esuberante: mega sconto sui biglietti, informazioni stradali utilissime per il ritorno (ci ha consentito di evitare il casino attorno a Milano passando da Varese), nervi d'acciaio nell'affrontare il macello caotico del traffico nelle strettoie.
Spettacolare invece, il percorso del trenino - prezzo a parte, i 12 euro che speravamo di spendere erano solo la prenotazione, in realtà A/R costava 42 euro a cranio - che a Tirano attraversa impunemente la strada senza barriere di nessun tipo, come fosse un semplice tram, poi comincia a salire attraverso pinete il cui verde apre il cuore, fino a raggiungere i 2400 metri di fronte a montagne e laghi ancora coperti di neve, ghiacciai immacolati e squarci di azzurro attraverso le nubi.
Compagnia spettacolare anche se, Paolè, Jean-Philippe Van Damme non te lo approvo per niente, Dany, c'hai provato a fare la microragna e a non darmi i soldi giusti ma tanto so dove abiti e TITTI, la prossima volta più umile, più sottomessa, che altrimenti non ti facciamo più dormire con noi e mangiare al nostro desco.
Ah, fra l'altro, GRAZIE del libro! :-)

1 commento:

  1. Ma dai .... almeno stavolta;) potevi (anzi potevate;)) chiudere un occhio su Jean-Philippe Van Damme ;)!!!!
    Stellina, me l'avete massacrato ... e non gli avete neanche dato la chance di profferir parola ... magari non avrebbe parlato soltanto di Vuitton, Gucci, Prada ...;) e x me sarebbe cominciato l'idillio romantico:)!!!!

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