domenica 27 febbraio 2011

Unknown

Ecco il bello di andare a vedere un film totalmente e irrimediabilmente prevenuti: che si può restare piacevolmente sorpresi. E' il caso di Unknown - Senza Identità, con Liam Neeson - che già di suo non rientra nel novero dei miei attori preferiti causa la scarsissima espressività facciale - ma che è riuscito a dar vita a un personaggio tutto sommato non troppo scontato e prevedibile nei panni di un botanico americano, a Berlino per partecipare a un convegno di biotecnologia, che resta coinvolto in un incidente d'auto e perde parzialmente la memoria. In due ore di film cercherà di mettere insieme i pezzi dei suoi flash e di capire perchè diavolo la moglie non lo riconosca più, nonchè si accompagni a un tizio che si spaccia per lui.
Il film ha molti echi di Frantic, di Ronin e delle classiche americazzate con inseguimenti on-the-road a cui il regista non riesce a rinunciare (battuta clou micidiale "Non ho dimenticato come ucciderti, stronzo!"...ma perchè, perchè???), però il colpo di scena finale c'è e lascia abbastanza spiazzato chi, come me, non aveva capito una mazza (CMB, che invece aveva intuito, assegna un 5 1/2 al film e sfoga la sua delusione sul successivo doppio kebab!).
Brava e sempre bellissima la taxista clandestina Diane Krueger e il grande Bruno Ganz nei panni di un investigatore privato ex-poliziotto della Stasi; odio psicosomatico estremo invece per Frank Langella che mi ha riportato alla mente il ruolo fastidioso a dir poco interpretato nel pacchianissimo The Box, una delle più grosse tavanate viste negli ultimi mesi.
E poi la MIA splendida Berlino d'inverno, che dire...

1 commento:

  1. un mito la critica ESATTAMENTE speculare su:

    http://whambamthanks.blogspot.com/2011/03/unknown-senza-identita.html

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