.... di Ivan Turgheniev
Ho appena finito di leggere il libriccino in oggetto ma non sono riuscita a trovare quanto veniva promesso ossia "...racconto pieno di sottintesi e di ambiguità, di indecifrate e decifrabilissime passioni e vocazioni ...".
Scritto tra il 1846 e il 1847, era stato interpretato dai contemporanei dell'autore come "il ritratto di un micidiale imbecille" ...e così è stato per me anche se siamo nel 2010!!!
In sintesi, all'"imbecille", che è anche tremendamente disadattato, gli prende un momento di ordinaria follia causa femmina ke sembra ke ci stia e poi invece fa la ritrosa (come direbbe il Guido;-)) e stecchisce l'altro maschio, quello dall'animo gentile, col quale lei aveva deciso di non far più la ritrosa!!!
Questi sono gli attori protagonisti, ma l'oscar lo vince l'attrice non protagonista;-): la cerbera ... ke per ben due volte deve scortar la donzella mentre fa la passeggiata prima con l'uno e poi con l'altro x limitar eventuali eccessi libidinosi pre-matrimoniali :-)!!!!
... e fatta la/le passeggiata/e era fatta, uniti (o fregati) x il resto della vita ;)!
Se quella cerbera vivesse oggi, il momento di ordinaria follia piglierebbe a lei sentendosi raccontare di due che si incontrano, si conoscono biblicamente (e a volte pure senza passione), si coccolano (xkè oltre alla copula, ci vuole pure il calore ...) e xò mica stanno insieme, mica tengono una relazione ... ma sono "felici" (così dicono) almeno fino a quando non incontrano una/uno +easy di loro o non si imbarcano di brutto (ma solo loro) dell'altro/a!!!
Vabbè che tutti abbiamo, come dice il turgheniev "sete di felicità", ma forse alcune volte l'incapacità di restare da soli e la piattezza emotiva ke si protrae troppo a lungo tempo purtroppo fanno sì che ci si accontenti soltanto di micro-gocce ... di felicità ... e neanche sempre "pasionarie"!!!!
Falquo
11 anni fa
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