venerdì 16 aprile 2010

Dearson

Allora: ha un fascino della Madonna e sa BENISSIMO di averlo. E ci marcia su alla grande. Però è davvero: spiritoso, brillante, colto, ironico, coinvolgente. E sí, notevolmente bono. Di nero vestito, occhio azzurro ammiccante, brizzolato&suntannato, parlantina sciolta, nega subito qualsiasi riferimento autobiografico con il Guido Guerrieri, per poi però tornare sulle sue posizioni quando ammette l’indubbio fascino che il suo personaggio esercita sul pubblico femminile (“da quando l’ho scoperto sono diventato più flessibile sull’argomento, quindi se me lo chiedete, sí, Guido Guerrieri sono io”). Come se gli servisse fomentare noi manze che lo guardiamo adoranti con sottile filo di bava agli angoli della bocca (“Vedo che le quote blu sono piuttosto basse...” ma che buffone, gli uomini in sala erano palesemente una decina scarsa).
Prima domanda: “Innanzitutto vorrei ringraziarla per il suo meraviglioso libro, un faro nella tempesta della quotidianitá, un porto sicuro in cui rifugiarmi, pagine meravigliose che centellino ogni sera, come se lei fosse lí con me...”. Sí, ma la domanda qual è? Credo “sei sposato o fidanzato?”, un pò come tutte noi avremmo voluto chiedergli ma nessuna ha osato. E lui gigioneggia imperterrito raccontando della liceale che gli ha detto “ma lo sa che io commetterei un omicidio pur di farmi arrestare da lei?”.
Ormoni a parte, Gianry dimostra anche una divertente autoironia quando racconta gli esordi letterari: “...il tomo si intitolava “Legislazione del diritto giuridico-amministrativo negli anni ’63-‘64” (N.d.A. L’ho inventato io adesso, non ricordo il titolo esatto ma era una cosa lunghissima e assolutamente pallosa)...potete immaginare il successo che ha avuto...avevano organizzato anche una notte bianca, come per l’uscita di Harry Potter”. Oppure: “...un anno a una conferenza avevo un pubbico di 400 persone, l’anno dopo, stesso posto, erano in 4...questo insegna all’ego a volare basso”. “I miei romanzi vengono definiti “legal-thriller”...”thriller”, sentite come lo pronuncio bene? E’tutto il giorno che mi esercito”. A una critica sull’ultimo romanzo risponde: “Io amo le critiche, anzi le apprezzo quasi più degli elogi. Adesso però per cortesia può lasciare la sala?”.
Magistrale interpretazione comica del mio brano preferito del mio libro preferito, “Testimone inconsapevole”, Guido alle prese con il suo psichiatra, con i medicinali che gli prescrive e con i foglietti illustrativi...da ridere alle lacrime!
E quando firma gli autografi, chiede il nome alla manza di turno, sorride, disegna uno smile, scrive la dedica, sorride di nuovo guardandoti negli occhi e ti porge il libro. Appuntamento il 15 maggio al Salone del Libro!

Il rimedio all’imprevedibilità della sorte, alla caotica incertezza del futuro, è la facoltà di fare e mantenere le promesse.” – H. Arendt

2 commenti:

  1. Fra l'altro, il Circolo dei Lettori, dove si è tenuto l'incontro con Carofiglio, ha sede nello splendido Palazzo Granieri della Roccia, di via Bogino 9.

    Costruito nella seconda metà del ‘600 da Baroncelli, è un esempio significativo del Barocco Piemontese; all’interno, l’atrio e lo scalone sono di Guarino Guarini, mentre lo splendido giardino sembra un disegno.
    Dal 1858 è sede del Circolo degli Artisti, di cui furono soci d’Azeglio e Cavour: lo studio del conte nell’edificio è rimasto pressoché intatto. Dal 2006, invece, è anche sede del Circolo dei Lettori.

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  2. sì sì ... ferormoni a palla;) ... carisma da vendere con offerte ke salirebbero alle stelle;)!!!
    Del Caro ho letto tutto quello che ha pubblicato xò lo preferisco quando si cimenta nei legal thriller.
    Nel caso non si fosse capito, io adoro l'avvocato Guerrieri, anzi diciamola tutta ... leggendo il Guerrieri di prima di Le perfezioni provvisorie mi ero letteralmente presa una cotta e sono arrivata a leggere tutti i libri citati dal guerrieri stesso;), x cui l'aspettativa sulle perfezioni era alta e la delusione è stata cocente ... scontato, un Guerrieri sotto tono rispetto al "vecchio" Guerrieri, dialoghi banali, un finale troppo compresso in poche pagine, troppi ricordi ... si ha quasi la sensazione che sia stato scritto "per essere venduto tanto"!!! Xò dopo averlo sentito e visto dal vivo gli ho comunque perdonato questa sua ultima defaillance;-))) e lo aspetto con ansia al salone del libro;-)!!!!

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