mercoledì 30 dicembre 2009

Per la zia Cecilia...


...sei l'unica di noi che ha sempre fatto cosa ha DAVVERO voluto, senza mai voltarsi indietro. Grande.

venerdì 25 dicembre 2009

martedì 22 dicembre 2009

Flash Forward


Soon to be a major network television series … così cita la copertina di Flash Forward (Aurora Award Winner) di Robert J. Sawyer (Hugo and Nebula Award Winner) – first edition 1999!!!
E così è stato … 2009 “FlashForward (FF) television series” in onda su ABC!!!
Sull’onda dell’entusiasmo di un collega per i primi episodi della serie ho comprato il libro timorosa però di non capirci niente per la troppa “fisica” che poteva esserci dietro!!!
Dati gli Awards (mai sentiti nominare prima … chiedo scusa agli appassionati di Science Fiction) menzionati sulla copertina e brevemente descritti nel seguito come contributo ormai irrinunciabile di Wikipedia ;-)

The Prix Aurora Awards are given out annually for the best Canadian science fiction and fantasy literary works, artworks, fan activities from that year, and are awarded in both English and French. The event is organized by Canvention and the awards are given out by the Canadian SF and Fantasy Association, which began in 1980.

The Nebula Award is given each year by the Science Fiction and Fantasy Writers of America (SFWA), for the best science fiction/fantasy fiction published in the United States during the previous year. There is no cash prize associated with the award, the award itself being a transparent block with an embedded glitter spiral nebula.

The Hugo Awards are given every year for the best science fiction or fantasy works and achievements of the previous year. The award is named after Hugo Gernsback, the founder of the pioneering science fiction magazine Amazing Stories. Hugo Awards have been presented every year since 1955.


Mi sono tuffata nella lettura sperando di includere il libro nella top ten dei miei preferiti!!!

La premessa è che a me piace leggere di tutto x cui non ho un genere preferito e in tema SF le mie letture prima di Flash Forward annoveravano abbastanza poco: Philip K. Dick, Isaac Asimov, Dan Simmons con Hyperion/Endymion, e K-Pax di Brewer Gene.

Comunque il terrore di non capirci nulla è svanito quasi subito non perché io e la fisica andiamo a braccetto anzi tutt’altro … io mi sono fermata a Flatlandia o meglio ci ho provato anche con La quarta dimensione, ma ho dovuto abbondare la lettura perché ad un certo punto mi è sembrato che il cervello stesse per lasciare la terza dimensione;-) in modo irrevocabile … ma tornando al libro….perché l’evento del Flash Forward è soprattutto un pretesto per condurre il lettore in un viaggio filosofico esistenziale, almeno questa è stata la mia impressione leggendo il libro nella lingua di Albione;-) con tutti annessi e connessi di Lost in Translation !!!

In sintesi la trama: qualcuno dà inizio ad un esperimento in quel di Ginevra, il conto alla rovescia comincia e quando scocca lo zero tutti “nel mondo” si addormentano e vengono “flash-forwardati”;) x qualche minuto nel “loro” futuro 20 anni dopo!!!
E non per tutti il futuro è roseo, anzi per alcuni addirittura non c’è e per altri non rappresenta la naturale evoluzione immaginata sulla base del presente attuale.
A parte le “sfighe” dei singoli ovviamente il FF ha ripercussioni a livello globale anzi di più planetario …

Dato che ABC riprenderà le proiezioni soltanto il prox anno e dato che non tutti hanno letto il libro, mi fermo qui nella rivelazione delle visioni e letture del vostro prossimo futuro;-)!!!

Comunque dopo FF ho deciso che non mi lascerò più indurre in tentazione dalla lettura dei tarocchi … 10euro e ti dicono cosa ti aspetta per l’amore, per la salute, per il lavoro, per la famiglia ….
Preferisco restare “ignorante” non sapendo come potrei reagire … inerme di fronte ad un “futuro” che forse è immutabile, disperazione e tragedia nei confronti di un futuro che neanche lontanamente ha realizzato speranze e desideri del presente oppure reazione e azione per cambiare un futuro che neanche mi contempla?
Mi verrebbe da concludere “ai posteri l’ardua sentenza”, ma la vedo davvero ardua dato ke che col FF sarei io stessa la “postera” di me stessa :)!
Ah dimenticavo … FF non è finito nella mia top ten…di oggi;-)!!!!

Prossimo halloween...

Ok, l’ho preparato gia’ 2 volte, e’ andata bene in entrambi i casi...la posto basandomi su questa esauriente statistica.
Risotto alla zucca!
FONDAMENTALE: avere una madre (la stessa delle mele :-P) che con infinita pazienza ti taglia a cubetti la suddetta zucca.

Ingredienti per 2 porzioni:
- 2 hg circa di riso
- zucca tagliata a dadi (ma non saprei quanta...diciamo QB!)
- mezza cipolla
- mezzo bicchiere di vino bianco
- brodo vegetale
- olio, sale, pepe QB!
Preparazione:
Schiaffare la zucca nella pentola a pressione e cuocere 15 min dal fischio, quindi ridurla in purea. Scottare il riso in 2 cucchiai d’olio in cui e’ stato preparato un soffritto di cipolla e aggiungere il vino bianco lasciandolo evaporare. Preparare il brodo vegetale (io l’ho fatto con un cucchiaio di dado in polvere) e regolarlo di sale. Cuocere il riso aggiungendo il brodo poco per volta fino a cottura completa (di solito 15-20 min). Aggiungere la purea di zucca e mescolare bene. Servire con una spolverata di pepe!

lunedì 21 dicembre 2009

Welcome????????

Regione di festa e di calore umano in cui la gioia di vivere si coltiva in comune.
(da
http://it.franceguide.com/Destinazioni/Francia/Regioni/Nord-Pas-de-Calais/home.html?NodeID=165)

Les festivités de Noël sont, pour les petits comme pour les grands, un moment magique. C’est l’occasion de sortir en famille, de se balader sous les lumières des illuminations. À Calais, Noël est synonyme de découverte, de surprises et d’émotion.
(da
http://www.mairie-calais.fr/?page=sommaire&lang=fr)

E’vero, e’ tutto vero! Provate sulla mia pelle la cortesia e la disponibilita’ di Bretoni e Normanni, che chiamano di tasca propria per trovarci un campeggio libero, che ci indicano sotto il diluvio la strada giusta da seguire, che ci offrono la loro carta benzina quando la nostra visa non funziona. E film come Giu’ al Nord confermano lo strepitoso senso di aggregazione che queste persone possiedono e che io tanto invidio.
Pero’...uhm...vado a vedere Welcome e scopro una realta’ atrocemente diversa e TOTALMENTE inaspettata.

http://www.informazione.it/a/BE07134D-1601-4575-A9DC-F6420BB45355/Immigrazione-Francia-al-via-sgombero-campo-di-Calais

CALAIS (FRANCIA), 22 SET - La polizia francese ha cominciato questa mattina le operazioni di sgombero e smantellamento della 'giungla' di Calais. Si tratta della vasta zona sabbiosa vicino al porto francese sulla Manica dove trovano rifugio centinaia di immigrati clandestini che tentano di raggiungere in modo irregolare la Gran Bretagna. L'operazione, annunciata gia' da giorni dal ministro francese dell'emigrazione Eric Besson, e' stata molto criticata dalle organizzazioni umanitarie.

Onu: "lo sgombero di Calais non risolve il problema"
Francia. L'Unhcr, alto commissariato Onu per i rifugiati esprime la propria opinione rispetto allo sgombero della cosiddetta “giungla di Calais” "Lo sgombero non risolve il problema" - si legge nel comunicato, mentre si "invitano le autorità francesi a fare in modo che coloro che desiderino chiedere lo status di rifugiati politici abbiano accesso a una procedura equa e possano presentare domanda di asilo, mentre le autorità sono invitate a fornire un alloggio adeguato a tutte queste persone per il periodo in cui la domanda sarà presa in esame". "La situazione di Calais - conclude l'Unhcr - mostra una volta di più la necessità che i governi europei giungano a definire una posizione comune sul diritto d'asilo, non solo sulla carta ma anche in pratica". Questa mattina, dopo l'irruzione della polizia francese nell'improvvisato campo profoghi, 276 stranieri clandestini sono stati posti in stato di fermo.

Quindi anche questo e’vero. I metodi da Gestapo della polizia, i lacrimogeni contro i volontari che distribuiscono cibo caldo, i vicini di casa che denunciano i sospetti, i rastrellamenti al mattino presto, i 5 anni di carcere per aver aiutato un clandestino...tutto vero. In Francia? Nella Francia del Nord?
Ma che tristezza infinita. Che senso di vuoto. Per difendere un privilegio bisogna erigere barriere e randellare chi cerca di penetrarvi.

giovedì 17 dicembre 2009

Profumi, Balocchi&Sfiga :-)


Divertentissimo spettacolo di Fiorello ieri sera all'Isozaki, con revival delle canzoni italiane di ogni epoca...e SFOLGORA la sua interpretazione di Nilla Pizzi in "Profumi&Balocchi", la canzone della sfiga cosmica che racconta di matre un po' zocc...diciamo parecchio dedita all'ars amatoria che trascura la piccina malata che ovviamente alla fine MUORE! :-P


Tutta sfolgorante e' la vetrina piena di balocchi e profumi / entra con la mamma la bambina tra lo sfolgorio di quei lumi comanda signora Cipria colonia e Coty / Mamma mormora la bambina mentre pieni di pianto ha gli occhi / per la tua piccolina non compri mai balocchi / Mamma tu compri soltantoi profumi per te / Ella nel salotto profumatoricco di cuscini di seta porge il labbro tumido al peccato / mentre la bambina indiscreta dischiude quel nido pieno d'odor di Coty...Mamma mormora la bambina mentre pieni di pianto ha gli occhi / per la tua piccolina non compri mai balocchi / Mamma tu compri soltanto i profumi per te / Esile agonizza la bambina or la mamma non e' piu' ingrata / corre a vuotar tutta la vetrina per la sua figliuola malata / amore mio bello ecco i balocchi per te / Grazie mormora la bambina / vuole toccare quei balocchi ma il capo gia' reclina e gia' socchiude gli occhi / piange la mamma pentita stringendola al cuor / Mamma senza la sua bambina il capo suo reclina triste su quei balocchi piange la mamma pentita stringendoli al cuor...

Maronna... :-PPPP

martedì 15 dicembre 2009

Sventurato il popolo che ha bisogno di eroi...

...scriveva Brecht. Ma sventurati anche gli eroi che hanno bisogno del popolo.

Dal "Buongiorno" di Gramellini:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

Berlusconi è l’opposto di Cyrano. Quello si disprezzava e, disprezzandosi, odiava essere amato. Silvio si adora, e adorandosi, desidera l’amore altrui, senza distinzioni.
Non si rende conto che chi pretende l’amore attira con la stessa intensità anche l’odio.
I veri politici non pretendono di essere amati e infatti la gente li apprezza. Li ignora o li disprezza: sentimenti medi, razionali, gestibili. Solo un terrorista può spingersi a odiare un politico, però inteso come simbolo. Non colpisce Moro perché è Moro, ma perché rappresenta lo Stato. Invece Berlusconi viene colpito proprio in quanto Berlusconi. Non un politico, ma un’icona, una rockstar. Uno che suscita sentimenti estremi: nei fan (l’inno della Dc tedesca non si intitola «meno male che Angela c’è») come nei detrattori. Lui parla alle viscere prima che ai cervelli: e le viscere sono incontrollabili, da esse può scaturire tutto il bene e tutto il male del mondo [...].

lunedì 14 dicembre 2009

Per un mondo migliore

Ho comprato questo libro quasi per caso, "C'era l'amore nel Ghetto" di Marek Edelman...e la sua biografia in terza di copertina colpisce a cazzotto nello stomaco...persone cosi' fanno davvero sperare che per il mondo ci sara' sempre una speranza di salvezza, nonostante tutto cio' che concorre ad abbruttirlo.


E’ il coraggio la virtù degli eroi? Si può amare la vita e metterla ugualmente a repentaglio?Marek Edelman non poteva permettersi il lusso di queste domande all’epoca in cui, poco più che ventenne, si impegnò fra gli artefici del Zob (Organizzazione ebraica di combattimento). A quel manipolo di giovani temerari male armati, del quale Edelman fu il vicecomandante, non si offriva un’alternativa fra il vivere e il morire, ma semmai la scelta sul come morire, quando il 19 aprile 1943 scatenarono la rivolta del ghetto di Varsavia. Stiamo parlando di uno degli episodi più tragici e gloriosi nella storia del Novecento. La rivolta che provocò l’incendio e la distruzione del ghetto, sopraggiunse dopo che già 300 mila dei suoi residenti coatti erano stati uccisi nelle camere a gas di Treblinka. Più che salvarsi, gli organizzatori della rivolta volevano ricordare a sé stessi e al mondo di essere persone e non topi. Uomini e donne ancora capaci di denunciare l’ingiustizia abbattutasi su di loro.
Mordechai Anielewicz, il comandante del Zob, dopo diciannove giorni di resistenza nel corso dei quali era avvenuto l’impensabile –ebrei che uccidevano tedeschi, anziché il contrario- si suicidò l’8 maggio 1943 nel bunker di via Mila 18 prima di essere catturato dai nazisti. Marek Edelman invece riuscì a fuggire attraverso le fogne, con pochi altri, nella parte ariana della città. [...] di ferrea in lui c’era soprattutto la volontà di restare fedele ai suoi morti, attraverso due precise regole di comportamento: non allontanarsi dai luoghi in cui fu perpetrato lo sterminio e dove, in seguito, subentrarono la rimozione e l’oblio. Per questo usava definirsi “il guardiano delle tombe del mio popolo”. Ma neanche ciò gli sarebbe bastato. A Marek Edelman, divenuto nel frattempo stimato cardiologo dell’ospedale di Lodz, premeva testimoniare attraverso l’esempio quotidiano che il coraggio dei vent’anni può durare una vita intera. Divenne oppositore del regime comunista polacco, tanto che i burocrati, fallito il tentativo di comperarlo, giunsero al disonore di infliggendogli gli arresti domiciliari. Fu fra i sostenitori, vent’anni fa, del movimento Solidarnosc che portò alla nascita del primo governo non comunista dell’est europeo. Mezzo secolo dopo la rivolta del “suo” ghetto di Varsavia, ormai anziano, nel 1993 Marek Edelman guidò un convoglio umanitario dentro alla città di Sarajevo assediata. [...].

Se n’è andato serenamente nel pomeriggio di venerdì 2 ottobre scorso, all’età di 90 anni. Per rispettare i suoi desideri, anziché nel Pantheon dei benemeriti della democrazia polacca viene sepolto nel cimitero ebraico di Varsavia, in mezzo alla gente di cui ci ha trasmesso la memoria, accanto agli altri dirigenti del Bund, partito socialista ebraico, cui è rimasto fedele nell’idea che la vittoria sugli antisemiti debba ottenersi nel luogo natale, senza bisogno di emigrare in Israele.

domenica 13 dicembre 2009

World Press Photo 2009


Inutile dilungarsi sulle immagini di quest'anno...crudissime, toccanti, assurde, ignobili. Si esce contenti di essere in via Giolitti e che l'Ossezia manco si sappia esattamente dove sia.
Solo un dubbio. Ma se io (inteso come "essere umano qualsiasi" e non "reporter free lance con un pelo tanto che vuole vincere a tutti i costi il WPP 2009") fossi lì...scatterei andando praticamente in bocca al tipo con la testa schiacciata dallo scarpone di un poliziotto...o cercherei piuttosto di malmenare il suddetto poliziotto?
E una domanda. Ma perchè il reportage dev'essere necessariamente 'na tragggedia greca? Possibile che il mondo sia TUTTO una simil merda? Possibile che non si possa scattare un portfolio di immagini su persone che stanno BENE? Non fa notizia? (alla fine le domande sono state 4). Un conto - dico io - è DOCUMENTARE. E allora, per Dio, ben venga chi fotografa il tanzanese albino con il cancro alla pelle che vive di carità col figlio, albino pure lui e quindi a rischio esporto organi per farci (21°secolo, N.d.A.) pozioni magggiche dallo stregone locale (21° secolo, ribadisco, N.d.A.)...vuoi mai che scatti la colletta di beneficenza per aiutare sto cristo (*). Ma ci sono foto che sembrano scattate apposta per mostrare morbosamente il dolore umano...che mi sembrano fatte solo per stupire la giuria dimostrando che il reporter ha avuto palle a ficcarsi in quella situazione spinosa. Il confine fra morbosità e carità credo sia molto sottile...e quindi non voglio giudicare, anche perchè dall'alto della mia bella stanza calda e comoda sono proprio una delle ultime persone che lo può fare.

(*) Ricordo ad esempio che un fotografo del National Geographic aveva fatto uno scatto in Perù a un pastorello in lacrime perchè un camion aveva appena investito e ucciso le sue pecore, unico sostegno della sua famiglia. La foto aveva fatto il giro del mondo e si erano raccolti talmente tanti soldi da poter ricomprare un gregge intero a questo bimbo che - quando le aveva ricevute - era scoppiato di nuovo in lacrime perchè non ci credeva :-) Esempio di quando il reporter dimostra di avere un cuore...

sabato 12 dicembre 2009

WELCOMEEEEEEEEEEE!!!

A Didi e Briciolinaaaaaaaaaaaaa!!!!
UOA, UOA!!!! :-) Grazie di esservi unite!

Tea&Company


Vorrei fare un pò di pubblicità SFACCIATA (e occulta per niente!) all'estroso negozio Tea&Company di via Mazzini 22 qui a Turin. Innanzitutto, nonostante il nome, all'ingresso un espositore RICOLMO di cioccolato di tutti i tipi mi attizza il colesterolo a partire dagli occhi fin giù verso le mani che si allungano a toccare, arraffare, accumulare, (sigh) pagare - perchè di solito non mi accorgo di aver speso 35 euro in un biz (a cui si aggiungerà poi il ticket delle analisi del sangue). Sulla sinistra...marmellate! Oohhhhhhh...meraviglia, il lemon curd, original british, per esempio...oppure delizzzzziose creme simil-Nutella, oppure ancora barattoli colaratissimi con sciroppi vari e zucchero aromatizzato. Paradise. Avete presente La Fabbrica di Cioccolato di Dahl? Stessa cosa. Io sono il bimbo ciccio che tocca tutto.

E arrivando finalmente al reparto tè&tisane...beh che dire, di tutti i tipi, financo il tè bianco invernale (29 euro L'ETTO in quanto immagino venga raccolto SOLO in un ben preciso campo a Chin-Pei-Qwan est, illuminato dal sole obliquo a 45° rispetto alla diagonale congiungente il terzo paletto delimitante il recinto e il cartello "Pechino", e colto da mani di vergini 20enni - rarissime - una foglia alla volta). Esagero :-) i prezzi sono abbordabilissimi. E la mia passione, gli infusi, di una varietà incredibile con accostamenti dolci e speziati mai sentiti e davvero originali.

Un'ultima nota per le ragazze del negozio: sono ADORABILI. Gentili, disponibili, esperte, sanno consigliare senza fretta ma anzi, con una pazienza e una cordialità eccezionali. Grandi! Ottima l'idea di ficcarsi nel negozio di mattina presto (di solito c'è abbastanza ressa) e uscirne la sera sfatti ma carichi di regali di Natale...TUTTI, i regali di Natale (quanto li odio, N.d.A.), fatti in una botta sola! :-)

venerdì 11 dicembre 2009

Nessuna pieta' per Ulzana! ;-)


Vorrei inneggiare alla Paoletta che grazie alla sua sconfinata cultura cinematografica ha ripescato questo titolo GRANDIOSO...e che adesso e' diventato il nostro motto da ripetere a mantra ogniqualvolta dovremmo dimostrare un po' piu' di self-love e farci un po' meno segoni mentali con relativi e - soprattutto - eccessivi riguardi nei confronti di un prossimo che si e' gia' preso tutto il braccio, altro che il dito...

Un piccolo gruppo di Apaches, guidati dal feroce e indomito Ulzana, fugge da una riserva dell'Arizona e semina cadaveri sul suo cammino. Scortato dall'anziano e saggio scout McIntosh e da una guida indiana, un drappello di cavalleggeri, comandati da un giovane tenente, li insegue per giorni. Epilogo sanguinoso.



giovedì 10 dicembre 2009

UFO sopra la Norvegia!


Wednesday morning, Dec. 9th, people in arctic Norway were stunned when a gigantic luminous spiral formed in the northern sky. "We are used to seeing lots of auroras here in Norway, but this was different," says Nick Banbury of Harstad who witnessed the phenomenon on his way to work "between 7:50 and 8:00 a.m. local time."

[...] "It consisted initially of a green beam of light similar in color to the aurora with a mysterious rotating spiral at one end. This spiral then got bigger and bigger until it turned into a huge halo in the sky with the green beam extending down to Earth. According to press reports, this could be seen all over northern Norway and must therefore have been very high up in the atmosphere to be seen hundreds of km apart."

UPDATE (2 a.m. EST, Dec. 10): Circumstantial evidence is mounting that the phenomenon was caused by a malfunctioning suborbital rocket, launched from a Russian submarine in the White Sea. A Navtex no-fly alert was issued for the White Sea on Dec. 9th, and photographers have recorded what appears to be the initial boost phase of a launch beneath the spiral. A rocket motor spinning out of control could indeed explain the spiral pattern [...]. The Russian rocket hypothesis is plausible, but it has not yet been confirmed.

da http://spaceweather.com/

mercoledì 9 dicembre 2009

Scrambled Eggs al Tutto (già Frittata al Tutto!)

Gentilissimo tentativo della Dolce Meta' di prepararmi una frittata senza cuocerla nell'olio (causa solita *&^##%$ dieta da colesterolo) ma nella carta da forno posata direttamente sulla padella. Per evitare che la cucina prendesse fuoco, abbiamo pero' poi dovuto modificare le nostre intenzioni dietetiche capovolgendo il tutto in un'altra padella e rinunciando a ogni tentativo di fare prendere le sembianze di una frittata al...al..."coso". La CREATURA pero' e' diventata un ottimo pappone (sempre senza olio) che oserei definire "scrambled eggs at everything", all'inglese! :-)
Ingredienti:
  • 2 uova a testa (anche troppe, ne basta 1 a testa secondo me)
  • ritagli di speck
  • 1 carciofo (o dei sott'olio, in mancanza di quello fresco)
  • 1 zucchino
  • olive nere a volonte'
  • 5 pomodorini tagliuzzati
  • 1-2 cucchiai di parmigiano
Preparazione:
Sbattere le uova con il sale, una spolverata di pepe e il parmigiano. Far saltare in padella il carciofo tagliato a striscioline sottili e lo zucchino a rondelle con un cucchiaio d'acqua e unirli alle uova insieme allo speck, alle olive nere tagliuzzate e ai pomodorini.
Versare il composto in una padella antiaderente gia' calda, mantenendo il fuoco medio, e spargerlo a casaccio con un cucchiaio di legno senza farlo attaccare. Servire bello caldo con un'altra spolverizzata di pepe nero.
Chiaro che se si vuol fare tutto come Dio comanda, allora si mette la carta da forno in una padella, si versa il composto di uova, si aspetta che la carta si incendi e cerchi a sua volta di incenerire le tende della cucina, si spegne il gas, si versano le uova in una seconda padella strappandole via dalla carta da forno arroventata. Come preferite.

lunedì 7 dicembre 2009

Ne farò il mio motto...

...anche se già lo pensavo! :-)

"Se non arrivi a piedi dove vuoi andare,
non vedrai mai quello che vuoi trovare."
T.Terzani

P.S. Nella foto il mio MAGICO lago di Loye con il Bianco sullo sfondo...sigh... :-)

domenica 6 dicembre 2009

Quando le mura parlano...

Ieri sera MITICA serata di balli occitani al Forte di Fenestrelle! :-) Come spesso avviene in queste occasioni, atmosfera magicamente conviviale con persone mai viste&conosciute prima che trascinano e coinvolgono nel ballo tentando anche (nel mio caso inutilmente) di insegnare con infinita pazienza almeno i passi base...sono molto ripetitivi, dovrei memorizzarli dopo un pò...e invece quando finisce la musica io ho appena capito che PRIMA si fanno due passi avanti e POI uno indietro (tristezza :-P).

COMUNQUE: vorrei solo cogliere l'occasione per ricordare cosa hanno visto e sentito quelle mura molto tempo prima di risuonare di splendida musica occitana e di risate.

La storia testimonia che il forte non è mai stato teatro di battaglie ma utilizzato come campo di concentramento. Difatti, oggi da più parti, si ricorda il periodo (dal 1860 al 1870) in cui la fortezza divenne un campo di concentramento in cui furono deportati circa 24.000 meridionali che si opposero all'unità operata con dalle truppe piemontesi. Gli internati erano soprattutto poveri contadini, soldati borbonici e papalini.
Recenti ricerche sottolineano le pessime condizioni in cui nel 1861 questi militari furono «ospitati» a Fenestrelle: "laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei."
È noto un tentativo di ribellione ideato dai reclusi, piano sventato quasi per caso dalle autorità piemontesi. Si tratta della rivolta del 22 agosto del 1861 per impadronirsi della fortezza, ma fu scoperta in tempo ed il tentativo ebbe come solo risultato l'inasprimento delle pene (i più costretti con palle al piede da 16 chili, ceppi e catene).
Rari sono i casi di liberazione per proscioglimento della condanna. La liberazione avveniva perlopiù solo con la morte ed i corpi venivano disciolti nella calce viva collocata in una grande vasca situata nel retro della chiesa (che sorgeva all'ingresso del Forte). Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti. Ancora oggi, entrando a Fenestrelle, su un muro è ancora visibile l'iscrizione: "Ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce" (ricorda molto la scritta dei lager nazisti).


...e diciamolo...questi episodi DEGRADANTI e INUMANI della "gloriosa" Unità d'Italia, difficilmente compaiono sui libri di storia o vengono insegnati.

venerdì 4 dicembre 2009

Il mio nome in kanji!


Via che me la tiro un po'... :-)


Questo è l'ideogramma giapponese che rappresenta il KI: energia individuale, forza interiore, microcosmo.
Il KI secondo la filosofia orientale è un’energia sovrannaturale capace di far compiere agli uomini imprese straordinarie.
Esaminando il Kanji si scopre che esso è un carattere composto da una parte inferiore che rappresenta il “riso grezzo” - simbolo dell'essenza interiore, del seme che grazie alla pioggia, all'energia del sole, della luce, germoglia, si radica, vive - e da trattini nella parte superiore che stanno ad indicare il vapore che sale dal riso quando cuoce e collega la terra al cielo.

giovedì 3 dicembre 2009

265! :-P

“Tutto quello che c'è di divertente nella vita o è immorale, o illegale o fa ingrassare"
O.Wilde

E QUANTO aveva ragione zio Oscar? :-( Sta storia del colesterolo alto mi tira scema, non avessi mai fatto gli esami del sangue!!!!!!! E "mangia le noci", e "sniffa lo yogurt", e "vivi di tofu", e "liposucchia le alghe", e "scofanati una testa d'aglio al giorno"...maronna, ma cheddevoffa'? ;-P Ieri - amarus in fundo - mi arriva la soffiata sui carciofi. Ma PERCHE' dico io, non mi arriva MAI una soffiata sull'impepata di cozze?

http://www.cirovestita.it/patologie/colesterolo.asp

Decotto di foglie di carciofo: in cucina, dei carciofi si usa solo il fiore buttando via la parte più nobile e utile che sono le foglie; quasi tutta la cynarina infatti è contenuta solo nelle foglie; un decotto di foglie di carciofo è amarissimo ma ha un'azione ipocolesterolemizzante eccezionale. In due litri di acqua facciamo bollire per quindici minuti 100 grammi di foglie di carciofo sminuzzate; lasciar riposare venti minuti, filtrare e bere nella giornata.

ma si puo'? ma ci puo' essere qualcosa di piu' skifoso? Forse questo:

Decotto di radice di tarassaco e foglie di cardo santo: in due litri di acqua far bollire per trenta minuti 40 grammi di radici di tarassaco e 50 grammi di foglie di cardo; lasciar riposare quindici minuti, filtrare e bere nella giornata.

E soprattutto...cosa diavolo e' il cardo SANTO? Apprezzo invece questo suggerimento:

Elisir di carciofo: in un litro di vino rosso addolcito con un cucchiaino di miele far macerare per sette giorni 100 grammi di foglie di carciofo: un bicchierino ai pasti.

Questo e'per favorire la vita sociale, invece:

Vino di aglio: in un litro di vino rosso macerare per sette giorni dieci spicchi di aglio finemente triturati; un bicchierino ai pasti.
ma il MASSIMO per me, diciamocelo, e' questo:

Infuso di buccia di mandarino: bollire la buccia di un mandarino per 10 minuti.
e io ODIO i mandarini anche peggio di quanto detesto le mele.
...sigh... :-( depre.

mercoledì 2 dicembre 2009

Dal GURU Rob...


...dovrei TATUARMI A FUOCO nel neurone l'oroscopo della settimana scorsa e poi quando mi comporto da depressa cronica, recitarlo a memoria come un mantra:

Do you know what you're really worth? Not as measured by your bank account and luxurious possessions. Not as reflected by your boss's or parents' or enemies' images of you. Not as distorted by what you wish you were worth or fear you're not worth. I'm talking about taking an illusion-free inventory of the skills you have that are fulfilling to you and useful to others. I'm talking about your wisdom more than your knowledge, your self-love more than your popularity, your ability to be good more than to look good.

Grande Rob, as usual...per la serie "ama cio' che sei e nessuno sara' mai come te"!

http://www.freewillastrology.com/horoscopes/20091126.html

Come far fuori una quantita' ignobile di mele :-P

Io mangio potenzialmente di tutto (anche le animelle, la trippa e - credo - il pitone affumicato) ma detesto cordialmente la frutta fresca in genere e le mele in particolare di cui mi infastidisce anche solo lo skifosissimo odore. Ecco perche’ mia madre, che da 36 anni cerca invece – invano per altro - di farmele mangiare (“...dai che ti fa bene...”), mi ha recentemente rifilato credo 10 kg di golden delicious... come farle fuori? Cerchiamo di trasformarle in qualcosa di commestibile, và... :-P

Mele al Forno Farcite

Ingredienti per 4 porzioni
· 4 mele golden delicious
· marmellata di lamponi
· zucchero
· 4 amaretti
· topping al cioccolato

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180 gradi. Detorsolate le mele dopo averle sbucciate e riempitene l'incavo con un cucchiaio abbondante di marmellata di lamponi. Ponete le mele in una teglia e spolverizzatele con lo zucchero prima di metterle in forno una quarantina di minuti circa.
Servitele su un piattino oblungo con accanto un amaretto e un ghirigoro fatto con il topping al cioccolato (QUESTA e' CLASSE! :-))

Crostata di Mele Farcita alle Mele (&Pere)

Ingredienti per 6-8 porzioni

· 4 mele golden delicious
· 3 pere abate
· 1 rotolo di pasta frolla pronta
· 3-4 cucchiai di zucchero
· 1/2 limone
· usare una teglia tonda da 24 cm di diametro

Preparazione:
Sbucciate le pere e 2 mele e tagliatele a dadoni.
Mettetele in una pentola antiaderente con il succo di mezzo limone, 2 cucchiai d'acqua e lo zucchero e cuocete a fiamma bassa mescolando ogni tanto per non far attaccare la frutta (eventualmente aggiungete ancora qualche cucchiaio d'acqua).Nel frattempo preriscaldate il forno a 180 gradi e srotolate la frolla bucherellandone il fondo con una forchetta.
Mettetela nella teglia con la sua carta da forno e ritagliatene il bordo in eccesso, tenendolo da parte (la pasta deve arrivare al bordo della teglia e non oltre).Tagliate le 2 mele restanti a fettine sottili (noi abbiamo usato l'arnese per affettare le patate!).Quando la frutta ha assunto l'aspetto di una marmellata piuttosto densa (dopo circa una ventina di minuti di cottura), toglietela dal fuoco e versatela sulla frolla, stando attenti che non superi il bordo, onde evitare che si riversi all'esterno e non faccia cuocere uniformemente la pasta.
Distribuite sulla superficie della marmellata le fettine di mela a spirale e con i ritagli di frolla formate la classica "griglia" da crostata al di sopra. Infornate per 40 minuti circa e servite tiepida accompagnata da un cucchiaio di gelato alla crema.
Entrambe queste ricette si trovano anche su:
alla lettera C!

Moon!

...mmm...questo potrebbe non essere malaccio:


mentre secondo me Avatar - effetti speciali a parte - sara' un pacco, ma un pacco...mah, speriamo. Pero' mi sembra di intuire dal trailer che la trama sara' scontatissima ;-P

NEVEEEEE! :-)




A distanza di 21 anni...

Prima o poi mi mettero’ a rileggere anche I Promessi Sposi, giuro...ma per ora ho ricominciato Madame Bovary che vorrei finalmente apprezzare dopo averlo DETESTATO in seconda liceo per colpa della dannatissima scheda libro da compilare alla fine di ogni capitolo con la fatidica “Descrivere i sogni di Emma”....aaarrrgggghhhhhhh!!!!! :-P
E cominciamo con una bella botta di ottimismo femminista:

«Ma una donna ha continui impedimenti. A un tempo inerte e cedevole, ha contro di sé le debolezze della carne e la sottomissione alle leggi. La sua volontà, come il velo del suo cappello tenuto da un cordoncino, palpita a tutti i venti, c'è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che trattiene

Eccalla’...casualmente appena pubblicato, il libro era stato censurato per “oltraggio alla morale”...vediamo ste stavolta riesco ad apprezzarlo o mi deprimo al secondo capitolo e comincio piuttosto "Cucinare Bene" di dicembre...

martedì 1 dicembre 2009

Patrick Dennis & Zia Mame

Dopo una serie notevole di libri che ho interrotto a meno della meta' o che hanno deluso in toto le mie aspettative (e che per questo mi hanno lasciato addosso la sensazione di noia&disgusto che mi prende ogni volta che leggo carta sprecata e che mi porta a sfogliare al massimo qualche rivista di cucina per giorni), inciampo per caso in Zia Mame, di Patrick Dennis. Che tipo! :-))) Cito da wiki (http://it.wikipedia.org/wiki/Patrick_Dennis):

Patrick Dennis, pseudonimo maggiormente noto di Edward Everett Tanner III, [...] nel 1942 si arruola nell’ American Field Service, in cui presta servizio come autista di ambulanze in Nord Africa e Arabia Saudita.
La vita privata di Patrick Dennis fu particolare e per certi versi rocambolesca. Noto per i suoi comportamenti sopra le righe e per il vizio di spogliarsi in pubblico nei contesti meno adatti, il 30 dicembre 1948 sposò l'aristocratica Louise Stickney (da cui ebbe anche due bambini), ma in seguito fu anche al centro di relazioni omosessuali divenendo popolare sulla scena gay del Greenwwich Village di New York di (proprio come il suo personaggio Zia Mame era diventata un’icona gay ante litteram).
Dopo varie vicende che lo portarono a perdere tutto il patrimonio accumulato durante la sua carriera di scrittore, trascorse l'ultima parte della sua vita servendo come maggiordomo (in incognito) in California.


E il libro che dire...rispecchia in pieno la vita dell'autore! Scritto in prima persona come se l'orfanello che capita fra le grinfie della zia pazzoide fosse davvero il Patrick che scrive le sue memorie da adulto, dalle recensioni che avevo letto prima di comprarlo (LADRI dell'Adelphi, 19.50 euro e non e'neanche rilegato, meno male che l'ho preso con lo sconto su ibs!) sembra uno di quei romanzi che o si ama o si detesta.
Mi assesterei su una via di mezzo, definendolo divertente ma non esilarante, un libro da sorrisi, diciamo. Geniali gli scambi botta-e-risposta fra nipote - ormai grandicello e alle prese con i primi amori - e zia, garrula e civettuola ma assolutamente affascinante e incrollabile nella sua eccezionale vitalità.
Un libro positivo, da leggere per rasserenarsi e distendersi.

Altre recensioni su:
http://www.ibs.it/code/9788845923999/dennis-patrick/zia-mame.html


Saper scrivere cosi'... ;-)

Due sono i miei MITI giornalistici ASSOLUTI: Massimo Gramellini (sempre sia lodato il suo Buongiorno, verra' citato spesso e volentieri) e Alessio Guzzano, eccezionale critico cinematografico che scrive in maniera atrocemente brillante!!!! Esempio:

DORIAN GRAY

[...] "Chi scava sotto la superficie lo fa a proprio rischio" ammoniva sempre Wilde. Figuriamoci chi spala incauto tra aforismi e sensualità ad alto rischio, fino a toccare il fondo della volgarità. Ne esce un horror soprannaturale a tinte forti che fa il verso a Barbablù: il ritratto che invecchia al posto del desideratissimo fanciullo, ribolle di pustole in soffitta mentre personaggi (inventati e/o storpiati) forzano la porta per affrontarlo. Musica a palla e pallose orge perverso/chic (D&G non sono solo le iniziali di Dorian Gray). [AHAHAHHAHA, N.d.A.]

Protagonista piallato: Ben Barnes, che viene da Narnia, non ha né gli occhi (azzurri), né i capelli (biondi), né le labbra (scarlatte), né il fascino inconscio (e quindi violento) del putto originale. Sembra Silver di “XFactor”.

Chi frequenta queste righe sa che ci piace chi ‘tarantina’ i classici o shakera Shakespeare. Ma per aggiungere bellezza, non per inquinarla. ["shakera Shakespeare"...FANTASTICO! ;-) N.d.A.]

MADAGASCAR!!!!!!!

Uhm...no, forse e' eccessivo dire "sono stata in Madagascr quest'estate!"...perche' in realta' era un'isoletta a nord ovest della principale, Nosy Be, e il viaggio e' stato tutto fuorche' un fai-da-te (e il bello e' che nel mio profilo personale ho appena fatto la sborona descrivendo quanto son figa nel mio stile lara-croft-terre-selvagge-no-alpitour :-D).
Per info su questo viaggio:


...e poi dal prossimo (che spero sia Istambul nelle vacanze di Natale) inziero' a scrivere direttamente su questo blog.

P.S. Mannaggia come vorrei ricordarmi nei dettagli il tour del Portogallo di 3 estati fa! Uno dei viaggi piu' belli della mia vita che varrebbe davvero la pena raccontare...

lunedì 30 novembre 2009

Il piatto FORTE della casa: patate&salsiccia al forno!

E inauguriamo il ricettario con l'ormai mitico piatto nato una domenica mattina (dove con "domenica mattina" io&la dolce metà intendiamo "domenica verso le 4 del pomeriggio" che è per lo più l'ora alla quale ci apprestiamo a pranzare!) in cui più o meno è andata così:
(io) azz, il frigo è vuoto...hai voglia AMORE di andare a vedere se l'ipercoop è aperto?
(dolce metà) orgh grumble snort...mah...ecco...io...veramente stavo controllando su internet il livello di inquinamento delle falde acquifere nel Turkmenistan, non potrei interrompermi PROPRIO adesso...puoi andare tu?
(io) orgh grumble snort...AMORE, io sono molto, molto impegnata, davvero non puoi andare tu?
(dolce metà) PURTROPPO sono MOLTO impegnato anch'io...
(io) porka ^%#(%*(#%(#^%*!!!!!!!!!!!

Risultato: salsiccia scongelata e 4 patate recuperate al volo da chissadove...et voilà la receipe! :-)

Ingredienti per 2 porzioni
- 4 patate di media grandezza
- 1 hg circa di salsiccia
- 1/2 cipolla
- passata di pomodoro
- rosmarino o erba cipollina
- 2 cucchiai d'olio
- sale
- parmigiano

Preparazione

Accendete il forno (io ho quello ventilato) e regolatelo al massimo.
Fate imbiondire la cipolla in 2 cucchiai d'olio e aggiungetevi la salsiccia, tagliata con le forbici a dadini piccolissimi. Nota: nella lista degli ingredienti ho scritto di usarne 1 etto, ma volendo la quantità si può aumentare.
Appena la salsiccia prende colore, aggiungete la passata di pomodoro (volendo anche un cucchiaio di concentrato), salate, e profumate con un cucchiaio di rosmarino o di erba cipollina.
Mentre il sugo cuoce, affettate le patate a chipster sottilissime con l'apposito attrezzo e cominciate a disporne uno strato sul fondo di una pirofila unta con un leggerissimo strato di burro o di olio. Una volta pronto il sugo (a parer mio non deve risultare troppo denso), spargetene uno strato sulle patate, quindi aggiungete un altro strato di patate e uno di sugo e cosi via fino al completamento degli ingredienti. Cospargete l'ultimo strato di sugo con una cucchiaiata di parmigiano e infornate abbassando la temperatura a 200 gradi per una mezz'ora o fino a quando le patate vi sembrano ben dorate. Mangiate subito... abbinandogli un buon bicchiere di un rosso corposo!
Questa ricetta si trova su:
sezione "Le Vostre Ricette" a nome (ovviamente) chiskyw! :-)

Osteria dei 4 Gatti


via Patrioti Martiri, 18 – Dolceacqua (IM) - tel. 0184-20.62.36

DEVO (e’ un obbligo morale!) iniziare la serie di recensioni di locali con questa MERAVIGLIA di posto!

Scoperta quasi per caso dai miei genitori in visita a Dolceacqua qualche mese fa e da loro consigliataci per il nostro week-end romatico a inizio ottobre, questa osteria dall'atmosfera vagamente gozzaniana e' uno dei ristoranti in cui, IN ASSOLUTO, ho potuto assaporare al meglio il pesce, cucinato e condito in maniera originale - con accenni a tratti etnici - e deliziosamente saporita.
Gamberi al curry con farina di couscous, pesce bianco impanato nei semi di sesamo e condito con una seconda salsina a base di curry, STREPITOSE tagliatelle agli scampi (un sapore unico, davvero raro), filetto di pesce al cartoccio con porcini e patate e un delicatissimo tortino con cuore caldo al cioccolato e salsa alla menta. Acqua, una bottiglia di chardonnay, caffe' e liquore hanno completato l'opera...a 32 euro a testa. Meraviglia&Stupore.
Molto cordiali e professionali i proprietari, dovrebbero solo aggiornarsi con un sito web per far conoscere ai palati di tutto il mondo le loro incredibili prelibatezze. Da tornare a Dolceacqua solo per assaggiarle di nuovo.

Questa recensione e’ anche su:

http://www.2spaghi.it/ristoranti/liguria/im/dolceacqua/osteria-quattro-gatti/
e
http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1566559-d1567689-Reviews-Osteria_Quattro_Gatti-Dolceacqua_Italian_Riviera.html

A Dolceacqua, by the way, abbiamo soggiornato nel bellissimo B&B Talking Stones; per una recensione:

E adesso pover’uomo?

Hans Fallada (pseudonimo di Rudolf Ditzen, 1893 – 1947)

Ammettiamolo: ci sono stati un paio di momenti in cui ho avuto la tentazione di appellarmi ai sacrosanti diritti del lettore di Pennac (http://oltresavio.sitiasp.it/diritti.htm) e per lo meno di saltare le pagine per raggiungere un punto in cui la narrazione procedesse in maniera piu’rapida. Poi ho resistito e ho letto tutto. Il romanzo e’stato scritto nel ’32, non si puo’certo pretendere che abbia la scorrevolezza di Dan Brown. Ma (per fortuna) ha anche tutt’altro spessore.
Narra le vicende di due giovani appartenenti alla piccola borghesia tedesca, Johannes Pinneberg e sua moglie Lammchen, che si muovono alle soglie dell’Olocausto in una Germania ottenebrata da una burocrazia stolida e ottusa e da prepotenti spocchiosi che si arrogano il diritto di decidere delle sorti di chi “potere” non ne ha, in base a banali capricci o a ordini dall’alto (ogni riferimento a Palazzo Chigi e ai suoi abitanti e’da ritenersi puramente casuale, N.d.A. ;-)), eseguiti in maniera bieca.
I due protagonisti passano attraverso una serie infinita di problemi finanziari – Johannes viene licenziato piu’ volte e Lammchen trovera’ lavoro solo alla fine del romanzo per mantenere il marito e il bimbo che nel frattempo hanno avuto – e da una casa in affitto, a una stanza che concede loro la memorabile mamma di lui, grossolana tenutaria di un bordello berlinese, a un magazzino sopra il laboratorio di un ebanista, a una microscopica baracca alle porte di Berlino. I soldi si estinguono, il cibo viene razionato, ogni spesa ponderata al millesimo. Ma mentre Johannes spesso si lascia andare a crisi di pessimismo e rassegnazione, dopo dure giornate di vessazioni nel suo lavoro da impiegato, Lammchen invece, giorno dopo giorno, diventa da fresca sposa bambina (tenerissime la pagine in cui annacqua la minestra di piselli perche’non sa regolare di acqua o quando mangia tutto il salmone crudo appena comprato per una voglia improvvisa), la forza della coppia, sempre pronta a confortare e incoraggiare il marito nel perseguire l’onesta’ e la mitezza. Mai un lamento, mai una recriminazione. Lei e’ pienamente soddisfatta delle sue scelte e ha tutto cio’ che le serve per essere felice.
E’uno splendido romanzo d’Amore – con la A maiuscola – che non scende mai a melensaggini (e come si poteva essere sdolcinati in quegli anni?) ma che lo rappresenta come dev’essere davvero: solido, intenso e passionale, cosi’da controbattere qualunque avversita’.
E si’, viene piu’volte da chiedersi, esattamente come succedeva leggendo Tempo di vivere, tempo di morire di Remarque, come diavolo, da persone come i Pinneberg, abbiano potuto nascere le SS.

"E l'onda sale e sale ancora. [...] E' l'antica felicità, è l'antico amore. Più in alto, sempre più in alto, dalle brutture della terra fin verso le stelle.
E poi i due rientrano in casa dove c'è il piccolo che dorme."

Altre recensioni su:
http://www.ibs.it/code/9788838923388/fallada-hans/e-adesso-pover-uomo.html

PRIMOOOOOOOO!!!!


Non ho mai tenuto un blog personale finora ma mi sono sempre limitata a riempire pagine web create da altri con recensioni, commenti, ricette e foto...mi trovo quindi un po’spiazzata ad avere cosi tanto spazio tutto per me.

Vorrei essere talmente in gamba a scrivere da poter partire alla grande con roboanti dichiarazioni e frasi pregnanti che possano cambiare le sorti del genere umano (o per lo meno di chi legge...scendiamo a piu’ miti pretese, va’...), ma invece penso che il mio primo post sara’ una recensione del libro che ho finito di leggere giusto ieri sera, il cui titolo mi sembra anche adattissimo a descrivere il mio imbarazzo di fronte a un blog completamente VUOTO! :-)