
Dicesi CROSTA un/una tritapalle che vorresti davvero staccarti di dosso grattandotelo/a via con le unghie per poi non rivederlo/a mai piu’ nella vita. Ah, che liberazione! Hai presente quando ti da bambino ti sbucciavi un ginocchio, sanguinavi, si formava la crosta e a un certo punto cominciavi a sentire il bisogno di grattarla via, e poco per volta lo facevi e sotto sbucava la pelle nuova, rosa e SANA?
Ecco la SOTTILE metafora del giorno.
AAARRARRRRRRRRGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!
ho dato un'occhiata sul devoto oli:) online ...
RispondiEliminae come senso figurato si trova soltanto "pittura di nessun valore artistico" + "apparenza" .... Chiara 'sta "nuova sottile metafora" s'ha da copyright-are;)!!!
Ah come capisco il tuo sfogo....
RispondiEliminaPer cinque giorni a settimana non appena varcata la soglia della mia prigione, neanche tanto dorata, mi aspettano otto ore di lunga convivenza con almeno una ventina di CROSTE (cifra arrotondata per difetto).