martedì 16 febbraio 2010

SOTTILE metafora

Il presente post viene pubblicato sotto diretto consiglio dell’amica Paoletta che mi suggerisce di sfogare la mia funesta ira achillea (ma non e’ un fiore?), parecchio repressa per motivi di educazione, almeno via web, rendendo onore al termine “CROSTA” da noi coniato e magistralmente applicabile a N -> ∞ esemplari umani di nostra conoscenza.
Dicesi CROSTA un/una tritapalle che vorresti davvero staccarti di dosso grattandotelo/a via con le unghie per poi non rivederlo/a mai piu’ nella vita. Ah, che liberazione! Hai presente quando ti da bambino ti sbucciavi un ginocchio, sanguinavi, si formava la crosta e a un certo punto cominciavi a sentire il bisogno di grattarla via, e poco per volta lo facevi e sotto sbucava la pelle nuova, rosa e SANA?
Ecco la SOTTILE metafora del giorno.
AAARRARRRRRRRRGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!

2 commenti:

  1. ho dato un'occhiata sul devoto oli:) online ...
    e come senso figurato si trova soltanto "pittura di nessun valore artistico" + "apparenza" .... Chiara 'sta "nuova sottile metafora" s'ha da copyright-are;)!!!

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  2. Ah come capisco il tuo sfogo....
    Per cinque giorni a settimana non appena varcata la soglia della mia prigione, neanche tanto dorata, mi aspettano otto ore di lunga convivenza con almeno una ventina di CROSTE (cifra arrotondata per difetto).

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