venerdì 26 febbraio 2010

La casa nel vicolo

...di Maria Messina

Una scrittura disarmante x la sua semplicità, xò estremamente intensa e drammatica.
2 donne che sono anche sorelle nella sicilia del dopoguerra + un marito-cognato/padre-padrone ...la copertina della Sellerio cita " una scrittrice pienamente appartenente, dall'umile provincia, alla letteratura europea, sul versante femminile e femminista ..."!!!
Io xò di femmista in questo libro ho trovato davvero poco ...x me lo stereotipo della femminista è una donna incazzata, che urla, che reagisce ...invece Nicolina e Antonietta sono remissive, ubbidienti ...nei loro gesti c'è sottomissione, rassegnazione, dolore, rimpianto e auto-castigazione ... e mentre Antonietta riversa l'amore che ha sui figli, Nicoletta comunque non riesce a far meno di quella quotidianità "odiosa" per sentirsi utile!!!
Alla fine non sono riuscita a detestare neanche don Lucio, il marito-padrone, xkè ero troppo basita dalle due sorelle, dal continuo ricrearsi di un finto equilibrio "familiare" anche dopo eventi estremamente tragici ... con Nicoletta ed Antonietta ognuna nella propria camera in balia di pensieri amarissimi.
Belle queste 291 pagine!!!!

3 commenti:

  1. Ecco, io potrei AZZANNARE alla giugulare un dobermann dopo aver letto un libro del genere....forse e' meglio che non lo cominci neanche.

    RispondiElimina
  2. e io ke pensavo di prestartelo:) ... no no meglio di no altrimenti corro il rischio che quelli dell'ente per la protezione degli animali mi mettano dentro;-)) ...alla gabbia!!!!

    RispondiElimina
  3. Vorrei far notare che la trama resta comunque attualissima anche nel 2010 e mica solo a Canicatti' di Sotto e/o a Kabul/Teheran/Khartoum/Lagos & C. "Rassegnazione" e "Sottomissione", sono due bestie nere che artigliano o per motivi storico-culturali (se "cultura" si puo' chiamare) o perche', quando uno e' proprio innamorato perso, se ne fa fare di tutti i colori, diciamocelo...e solitamente apre gli occhi troppo tardi...quando li apre.

    RispondiElimina